La Nuova Sardegna

Oristano

Pacchetto turistico unico con il trenino e il battello

di Maria Antonietta Cossu
Pacchetto turistico unico con il trenino e il battello

Il Comune di Soddì gioca la carta dell’offerta combinata per attirare presenze La proposta include anche una gara per affidare il b&b ristrutturato di recente

22 novembre 2014
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SODD. Il Comune gioca la carta del pacchetto turistico unico per far fruttare investimenti che sinora non hanno prodotto le ricadute desiderate. La speranza è di rimettere al più presto i soldi spesi a correre su strada e a navigare in acque dolci.

Impresa non facile, perché a parte l’exploit dei primi tempi e qualche successiva, sporadica apparizione, il trenino verde è parcheggiato in rimessa per buona parte dell’anno e il battello è praticamente alla fonda dagli anni post-varo.

Trasformare beni mobili improduttivi in fonti d’ entrata o ammortizzarne i costi non sarà facile, ma prima di veder tramontare definitivamente ogni speranza l’amministrazione prova a scommettere su un servizio turistico integrato che comprenda l’ utilizzo del trenino turistico e del natante e l’offerta ricettiva.

Nei piani dell’ente locale c’è l’intenzione di bandire una gara d’appalto per affidare il bed and breakfast di cui è stata recentemente completata la ristrutturazione e di annettere al servizio di accoglienza un pacchetto di itinerari turistici attraverso le acque interne del territorio e la terraferma.

Entro la fine dell’anno, vale a dire entro i prossimi due mesi, dovrebbe andare in porto la prima parte dell’iter, quella legata alla pubblicazione del bando di gara. L’esito della selezione pubblica orienterà le scelte future della giunta.

«Se la gara andasse deserta – spiega il sindaco Francesco Medde – potremmo scorporare qualcosa dall’offerta, ma non possiamo continuare a lasciare le cose come stanno senza fare un tentativo. Il battello è stato ceduto in comodato d’uso a un privato per evitare di tenerlo fermo, mentre per il trenino qualche domanda di noleggio c’è ma non è abbastanza, inoltre ha dei costi d’esercizio molto alti».

Il problema non è nuovo e altre strade in passato sono state percorse nel tentativo di trasformare il mezzo di locomozione da mero onere a rendita per il Comune, come l’esperimento tentato tre anni fa dal commissario straordinario, che noleggiò la locomotiva a una ditta di trasporti privata per gli spostamenti a l’Asinara. Ora si spera in un investitore che non abbia paura di scommettere sulle attrattive delle zone interne.

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