La Nuova Sardegna

Oristano

Rifiuti

I residenti di Massama si dividono sull’ecocentro

di Elia Sanna

Una nota del Comitato di frazione confuta le proteste di un gruppo di cittadini: «Non ci siamo opposti all’idea del Comune, abbiamo solo ascoltato»

22 novembre 2014
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ORISTANO. La realizzazione dell’ecocentro nella zona di Bennaxi divide i residenti della frazione di Massama. Dopo il «no» pronunciato da oltre duecento persone, che avevano segnalato pubblicamente il problema, ora interviene il direttivo del Comitato di frazione.

In una nota, il direttivo ribatte agli argomenti denunciati dal gruppo di residenti di Massama e pubblicati sulle pagine della Nuova Sardegna. Il direttivo conferma di non essersi mai opposto all’amministrazione comunale, in particolare perché non lo prevede il proprio regolamento. Si è quindi limitato ad ascoltare la proposta del Comune.

I componenti del Comitato di frazione confermano comunque di non volere una discarica, mentre ammettono che occorre dimostrare la contrarietà alla realizzazione dell’ecocentro, magari con una campagna informativa.

«Viene ribadito che il Comune intende realizzare un ecocentro – si legge nella nota – e soprattutto non esiste alcun parco, per il quale ci sono solo delle ipotesi allo studio. L’attuale area individuata, compresa quella sportiva, non è destinata agli usi ricreativi, ma è un campo incolto, pieno di rifiuti di ogni tipo. Morale: l’area non verrebbe di certo degradata dall’ecocentro né verrebbe deprezzata economicamente».

Il direttivo avanza dubbi anche sulla valorizzazione della zona, ora incolta e abbandonata. Relativamente alle specie ittiche presenti nei due canali, secondo il direttivo del Comitato di frazione un tempo si avevano carpe, tinche e anguille, oggi, a causa degli sversamenti fognari, ogni specie è oramai scomparsa.

«Probabilmente ci sarebbe un migliore rispetto dei cittadini di Massama se tutta l’area, una volta bonificata fosse destinata, in una gestione integrata, oltre che al parco che non c’è, anche ad un’area attrezzata per il gioco dei bimbi e al ripristino degli impianti sportivi esistenti. Ma nell’ottica di un parco in cui alle giovani generazioni si fanno conoscere le componenti floro-faunistiche del paesaggio – si legge nella nota – non troviamo niente di male che, queste, facciano anche una visita didattica in un ecocentro per imparare a comportarsi da adulti responsabili. Per finire aggiungiamo che il sito in cui dovrebbe sorgere l’ecocentro è stato sgravato dall’uso civico molti anni fa proprio per consentire la realizzazione degli impianti sportivi, pertanto all’attualità tale impedimento non sussiste».

Infine un cenno alla casa circondariale: «Accomunare le parole carcere e degrado è quantomeno improprio. Si rammenta che lo stesso è stato accolto dalla maggioranza dei massamesi presenti all’apposita assemblea informativa, quindi oggi è inutile tornarci su».

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