La Nuova Sardegna

Oristano

Milis

Vini e polemiche per il ticket d’ingresso in paese

Pietro Marongiu
Visitatori davanti agli stand della rassegna dei vini novelli
Visitatori davanti agli stand della rassegna dei vini novelli

La rassegna dei novelli si è conclusa con le proteste per la richiesta ai non residenti di pagare un biglietto

18 novembre 2014
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MILIS. La 27esima rassegna dei vini novelli si è chiusa con molta soddisfazione da parte degli organizzatori, Pro loco su tutti, ma anche con qualche strascico polemico che rischia di gettare ombre su un evento che ogni anno richiama migliaia di persone. A molti non è andato giù il fatto che gli ingressi siano stati presidiati e che per entrare in paese si dovesse pagare da 2 a 5 euro, a meno che non si dimostrasse di essere residenti.

Sul banco degli accusati è finita l’amministrazione comunale, rea di aver imposto una sorta di “tassa” di accesso al paese, ritenuta ingiusta e ingiustificata, anche perché le aree individuate per la sosta si trovavano all’interno del centro abitato. «Far pagare un piccolo importo per il parcheggio non è stata la novità di questa edizione della rassegna – dice il sindaco Fabiola Putzolu –. Anzi, rispetto allo scorso anno, gli importi richiesti erano anche inferiori. Una manifestazione come quella dei vini novelli, oltre ad un grande sforzo organizzativo – continua –, comporta anche un notevole impegno economico. E, in assenza di contributi pubblici, l’amministrazione deve far quadrare i conti».

L’incarico di gestire i parcheggi è stato affidato a una Cooperativa sociale, la “Eco solidale”, di San Vero Milis, che si occupa dell’inserimento in ambito lavorativo dei soggetti svantaggiati. «Tra quelli impiegati dalla cooperativa – conclude il sindaco – c’erano anche alcuni ragazzi di Milis. Inoltre, la decisione di far pagare una quota di parcheggio è stata assunta dall’amministrazione con una regolare delibera: chi vuole saperne di più non deve fare altro che andare sul sito del Comune e leggerla».

Il contenuto della delibera dice che la metà dei proventi derivanti dai parcheggi, poco più di 3200 euro, sarà devoluta alla Cooperativa sociale sanverese, l’altra metà al Comune per coprire le spese sostenute dall’amministrazione. «Far pagare per parcheggiare all’interno del paese – fanno sapere dalla Pro loco – è stata una scelta sbagliata, che non ha contribuito a incrementare le presenze dei visitatori. Nessuno avrebbe avuto da ridire se si fosse individuata un’area esterna al paese, custodita, collegata con un sistema di bus navetta».

Insomma, le polemiche sui parcheggi, che qualcuno definisce una impropria tassa di “accesso al paese”, rimangono. Ad animare la discussione tra favorevoli e contrari, sono anche i numeri della rassegna, decisamente inferiori a quelli delle passate edizioni. Per la cronaca: le presenze registrate sono state circa ventimila (meno della metà rispetto alle 50mila dell’anno scorso); i bicchieri venduti, meno di 6 mila (costo unitario 5 euro) a fronte dei 15mila del 2013. In compenso però b&b, ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie e strutture ricettive, hanno lavorato a pieno ritmo.

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