La Nuova Sardegna

Oristano

Top-secret sull’asilo delle polemiche

Simaxis, al consigliere comunale Obinu vietato l’accesso agli atti. E lui denuncia tutto ai carabinieri

08 novembre 2014
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SIMAXIS. «Gli atti da lei richiesti non possono considerarsi funzionali all’espletamento del mandato politico. Pertanto si ritiene di non dover consegnare quanto da lei richiesto». Poche righe, quelle scritte dal responsabile del servizio finanziario e amministrativo del comune, la dottoressa Ignazia Sedda, che sono state inviate tramite posta elettronica certificata alla casella del consigliere comunale Giacomo Obinu. In ballo c’era una richiesta di accesso agli atti relativi all’accatastamento dell’asilo Abbamama, una struttura già balzata agli onori delle cronache per una diatriba, poi ridimensionata, tra il sindaco e collega di Solaruss. L’asilo di Simaxis era piombato anche la centro del dibattito politico cittadino durante una delle ultime sedute del consiglio comunale. Al centro della discussione c’era proprio il consigliere Giacomo Obinu che, dopo l’accesa assemblea politica, ha presentato una richiesta di accesso agli atti per approfondire il discorso: «Era il 18 settembre e chiedevo di poter visionare la documentazione che ha certificato i titoli necessari per ottenere l’agibilità della struttura. Ho richiesto anche la possibilità di accedere agli atti relativi alla situazione del pagamento dei tributi municipali, Ici e Imu per quanto riguarda gli ultimi tempi, ma anche Tarsu e Tares». Spiega Obinu che ha anche chiesto di entrare in possesso della documentazione che definisce il servizio di mensa verde attivo nell’asilo Abbamama, soprattutto per quello che riguarda la gara d’appalto e la relativa convenzione: «Tutte cose che interessano la comunità, anche perché sono state finanziate nel tempo con fondi pubblic». Invece, Obinu ha ricevuto il due di picche: »Dopo aver presentato la richiesta di accesso agli atti ho atteso oltre trenta giorni prima di agire di conseguenza e di procedere con una denuncia depositata alla stazione dei carabinieri di Simaxis. In realtà avrebbero dovuto soddisfare la mia richiesta entro un mese ma prima di presentare la denuncia ho deciso di aspettare ancore qualche giorno». Il 27 ottobre, quando la speranza dio ottenere la documentazione era diventata ormai vana, Obinu è passato alle vie di fatto e ha sottoscritto la querela davanti al maresciallo dei carabinieri: «Due giorni fa, ho ricevuto l’e-mail firmata dalla dottoressa Sedda e non ho creduto ai miei occhi. Non sapevo che i funzionari potessero decidere cosa sia funzionale a un mandato politico e cosa non lo sia. (c.z.)

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