Accoltellò la compagna di scuola le famiglie si parlano al processo
Lungo e pacifico confronto tra i genitori della vittima e dell’imputato nell’aula del tribunale dei minori. Perizia psichiatrica sul ragazzo per verificare se era “immaturo” quando aggredì la sedicenne
ORISTANO. Tutto cambia in una mattina. Vedere nella stessa aula quelle persone che sino a ieri erano state solo immaginate, modifica le opinioni e riavvicina i sentimenti. E così, il processo contro il giovane studente del Nuorese che a maggio aveva accoltellato, di fronte ai cancelli dell’istituto Othoca, una sua compagna di scuola di sedici anni di un piccolo paese dell’Oristanese, diventa anche l’occasione per riavvicinare due famiglie che sinora erano state su due lati della barricata opposti.
Al termine dell’udienza di fronte al tribunale di minori di Cagliari, i familiari dell’imputato e della sua vittima si parlano. Prima sono timide strette di mano, poi le parole fluiscono e con esse arrivano anche i chiarimenti e le scuse, mentre i due ragazzini protagonisti “diversi” di questa vicenda attendono, lontani, che i loro genitori finiscano quel colloquio ritenuto impensabile sino a qualche giorno fa.