La Nuova Sardegna

Oristano

Sp 23 a Fordongianus Ghisu (Pd): tratto senza protezione

FORDONGIANUS. Un muro di protezione crollato sei anni fa, dopo un incidente stradale, è al centro di un’interpellanza firmata dal consigliere provinciale del Pd Battista Ghisu – e sottoscritta dagli...

03 novembre 2014
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FORDONGIANUS. Un muro di protezione crollato sei anni fa, dopo un incidente stradale, è al centro di un’interpellanza firmata dal consigliere provinciale del Pd Battista Ghisu – e sottoscritta dagli altri componenti il gruppo –. Quel muro crollato lungo la Provinciale 23, nei pressi del ponte del Tirso poco fuori Fordongianus, crea «una situazione di pericolo che l'amministrazione Provinciale ha sempre trascurato quando invece era suo compito provvedere a ricostruire», sottolinea Ghisu. soccorso da giovani del paese. Il fatto è che «quel varco si è aperto su un muro altro quasi 4 metri, posizionato su un burrone che arriva sino al fiume Tirso». Ghisu esprime critiche nei confronti dell’assessore provinciale alla Viabilità, Gianni Pia. «In Consiglio, l'assessore, ha tentato di insinuare dubbi che quel muro fosse stato abbattuto a seguito di un incidente stradale ma che potevano esserci anche altre cause quali “per esempio l'azione dell'acqua e degli agenti atmosferici”. Peccato che l'assessore venga smentito dall'evidenza della realtà che lo stesso cerca in tutti i modi di far apparire diversa e non si capisce come non si faccia niente per sistemare quel muro dove un bravo muratore con un manovale impiegherebbero due giornate lavorative e non di più», sottolinea Ghisu, secondo il quale è inutile dire che non ci sono risorse, «perché di risorse ce ne vogliono ben poche e l'intervento può essere fatto ripristinando quel muro come in origine e credo che neppure la Soprintendenza si opporrebbe, visto che anche il Comune più a valle ha fatto un intervento analogo ad opera di un bravo muratore locale». Secondo Ghisu, il ripristino di quel muro è prioritario rispetto a tutti gli altri interventi. «Se la Provincia e suoi amministratori non sono in grado di risolvere problemi come questo, prendano atto della situazione e lo ammettano pubblicamente evitando però nel contempo di spendere denaro pubblico con interventi sostitutivi e discutibili».

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