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Stop al peschereccio, il Tar dà ragione alla Guardia Costiera

Stop al peschereccio, il Tar dà ragione alla Guardia Costiera

Lo scorso 17 settembre la Guardia Costiera aveva impartito l’ordine di immediato rientro in porto del peschereccio che, secondo i militari, si trovava al di fuori delle acque territoriali,

28 ottobre 2014
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ORISTANO Il sequestro del peschereccio effettuato lo scorso settembre dalla Capitaneria di Porto di Oristano è stato ritenuto corretto dal Tar, che ha respinto l’istanza cautelare degli armatori. In una nota la stessa Capitaneria ricorda la vicenda.

Lo scorso 17 settembre ufficiale della Guardia Costiera aveva impartito l’ordine di immediato rientro in porto al comandante del peschereccio Sisinnio Padre che secondo i militari si trovava al di fuori delle acque territoriali, in violazione delle disposizioni sul fermo pesca 2014 definite da un decreto ministeriale dello scorso luglio recepito dalla Regione secondo il quale nessuna unità poteva effettuare pesca a strascico anche fuori dalle acque territoriali.

Di diverso avviso la ditta Gianni e Andrea Manca che si era rivolta al Tar denunciando il danno «grave e irreparabile scaturito dall’ordine impartito dalla Capitaneria di Porto, ritenendo che il decreto regionale autorizzasse loro a effettuare battute di pesca anche fuori dalle acque territoriali». Questo primo round, visto che sicuramente l’iter del procedimento davanti al amministrativo non si esaurirà con questo passo, non è andato a favore della società armatrice del peschereccio.

Il Tar infatti, pur avendo concesso in via provvisoria la sospensiva dell’ordine della Capitaneria, alla successiva udienza in Camera di Consiglio dello scorso 22 ottobre «accertato che il provvedimento impugnato è stato adottato dal Comandante della Capitaneria in stretta osservanza del decreto ministeriale, ha respinto l’istanza cautelare riconoscendo il corretto operato della Capitaneria. Questa sentenza – conclude la nota della Capitaneria – rafforza il Decreto nazionale sul fermo pesca rivolto alla tutela della risorsa ittica nel Mediterraneo come da normative comunitarie».

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