La Nuova Sardegna

Oristano

Black out in serie, guai in ospedale

di Elia Sanna

Problemi in diversi reparti, saltati appuntamenti Il sindacato medici denuncia: «Non c’è gruppo elettrogeno»

25 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Numerosi disagi anche nel capoluogo e in tutta la provincia per una serie di black-out e di sbalzi nella tensione elettrica che si sono verificati nella notte tra giovedì e venerdì. Il disservizio è terminato dopo le 9 di ieri mattina quando i tecnici dell'Enel e di Terna rete Italia hanno ripristinato le linee danneggiate dal vento dei giorni scorsi. Ad Oristano i problemi alla rete elettrica hanno interessato la centrale della zona industriale, dove gli accumulatori sono andati in tilt a causa del sale presente sugli isolatori. Mentre una parte del capoluogo ha subito solo diversi sbalzi di tensione, alcune zone sono rimaste al buio.

I maggiori disagi hanno interessato alcuni reparti dell'ospedale San Martino. Le interruzioni sulla rete, una decina in tutto, hanno, infatti, mandato in tilt il sistema elettronico. Il laboratorio analisi ha subito le conseguenze maggiori, tanto che molti pazienti non hanno potuto eseguire analisi e prelievi. Stessi problemi anche per il reparto di radiologia dove, per il blocco del nuovo sistema informatizzato, sono saltate diverse visite programmate. Disagi anche nel turno della notte, come hanno evidenziato i medici iscritti al sindacato della Cimo. La segreteria del sindacato ospedaliero ieri mattina ha scritto una lettera al direttore generale Mariano Meloni chiedendo un immediato incontro per risolvere i problemi del reparto, già denunciati nello scorso mese di luglio.

«I black out elettrici avvenuti in questi giorni - si legge nella lettera inviata al direttore generale della Asl – hanno comportato il fermo temporaneo delle apparecchiature radiologiche e la mancanza di un gruppo elettrogeno ha messo a rischio la professionalità dei medici ed ha sollevato le proteste di numerosi pazienti».

La segretaria del Cimo ha, inoltre, sollecitato Mariano Meloni a risolvere i numerosi problemi relativi al sistema di refertazione della radiologia del nuovo corpo Dea, il nuovo reparto di pronto soccorso ed emergenza. È stato, infine, ricordato che la Tac di Ghilarza, costata diversi milioni di euro, non è stata ancora attivata, così come la risonanza magnetica della vecchia radiologia non viene utilizzata dallo scorso anno tanto che sono state bloccate le prenotazioni. Il Cimo ha, infine, chiesto al direttore di conoscere le motivazioni per le quali all'interno del reparto di radiologia del nuovo corpo Dea siano state collocate alcune telecamere di videosorveglianza.

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative