La Nuova Sardegna

ORISTANO. Ha investito una donna e non si è fermato a soccorrerla. Durante la fuga è stato inseguito e bloccato da un testimone che l’ha convinto a tornare indietro. Quando l’automobilista è arrivato sul luogo dell’incidente ha rischiato di essere linciato da una folla di studenti che aveva assistito al drammatico incidente avvenuto in via Cagliari, di fronte ai palazzi Saia e a poche decine di metri dalla stazione dei pullman dell’Arst.

Anna Sechi, 76 anni di Marrubiu è ora ricoverata all’ospedale di Sassari in condizioni gravissime. Leandro Fais, 62 anni di Seneghe, che era alla guida dell’auto, è stato denunciato dalla polizia locale per omissione di soccorso.

L’incidente, l’ennesimo di una lunga serie, è accaduto qualche minuto dopo mezzogiorno. Secondo quanto è stato accertato, dagli agenti della polizia locale, Leandro Fais era diretto verso piazza Manno alla guida della sua Fiat Panda. All’altezza dei palazzi Saia, dove sono tracciate le strisce pedonali, ha urtato con la fiancata dell’auto e con lo specchietto Anna Sechi che aveva quasi raggiunto il marciapiede. La donna, colpita, ha perso l’equilibrio ed è caduta pesantemente a terra picchiando la testa. L’impatto con l’asfalto le ha procurato delle gravi lesioni al capo. L’automobilista ha proseguito invece la sua marcia senza fermarsi. L’investimento è accaduto proprio davanti ad un automobilista di Tonara alla guida di una Fiat Croma, che è stato testimone oculare della vicenda. «Ho bloccato l’auto ed ho fatto scendere mia moglie per prestare i soccorsi alla ferita – ha raccontato Sebastiano Castangia –, poi ho seguito l’auto che aveva investito la signora. Sono riuscito a bloccarla all’incrocio del campo Tharros in viale San Martino e ho convinto il guidatore a tornare indietro, dopo avergli riferito che aveva investito una donna e lo stavano cercando gli agenti della polizia locale. Ho dovuto insistere – ha aggiunto Sebastiano Castangia –, non voleva tornare indietro perché aveva un appuntamento in ospedale».

Dopo ripetute richieste, Leandro Fais si è convinto ed ha seguito il testimone sino al luogo dell’incidente, dove si è presentato agli agenti della polizia locale fornendo però una diversa ricostruzione dell’incidente: «Non mi sono accorto di niente, c’era tanta gente e una grande confusione in quel tratto di via Cagliari – ha raccontato Leandro Fais –. Ho la patente da una vita e se mi fossi accorto mi sarei fermato».

Quando è sceso dall’auto,una volta tornato in via Cagliari, un giovane lo ha afferrato per il giubbino e l’ha strattonato, ma è stato fermato da un carabiniere. Mentre la sua auto veniva presa a calci e sputi, l’automobilista è stato circondato da tantissimi studenti che avevano assistito all’incidente e volevano fare addirittura giustizia sommaria, ma sono stati bloccati dalle forze dell’ordine. «Mi dispiace di averlo afferrato e aggredito in quel modo – ha raccontato poi uno dei giovano –, la rabbia mi ha accecato quando ha investito la donna ed ha proseguito come se niente fosse».

Intanto, in mezzo a questo parapiglia, Anna Sechi veniva imbragata dal personale medico del 118, posizionata nell’ambulanza e poi portata a sirene spiegate al pronto soccorso. I medici del San Martino, dopo aver accertato le gravi lesioni subite alla testa hanno deciso il trasferimento della paziente all’ospedale di Sassari. La polizia locale invece effettuava i rilievi di legge e ricostruito le fasi dell’incidente: «L’automobilista verrà denunciato per omissione di soccorso come prevede il codice della strada – ha osservato il comandante della polizia locale Rinaldo Dettori –. Abbiamo accertato che non si è fermato volontariamente a prestare soccorso alla donna investita». Dal comando della polizia locale in serata è stato inviato un fascicolo alla procura della Repubblica.

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