La Nuova Sardegna

Oristano

Terra a secco e sprechi idrici

Terra a secco e sprechi idrici

Laconi, dopo mesi senz’acqua è grave che abbondino perdite non riparate

23 ottobre 2014
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LACONI. La grande sete della campagna e lo spreco della rete idrica urbana. Dopo quasi cinque mesi senza pioggia e con alte temperature, si abbassa il livello dei bacini di accumulo idrico e si attende l'arrivo delle precipitazioni per dissetare la terra. L'unica ad abbondare è l'acqua che fuoriesce dalle condotte.

Strada allagata e qualche disagio per la via Aldo Moro dove la perdita, segnalata dai residenti, ha messo in difficoltà anche i commercianti ambulanti che vi sostano durante il mercato rionale del martedì. Stessa situazione anche in altra zona del paese, in località Valentia, dove la perdita d'acqua va avanti, con aggiustamenti temporanei, da diversi mesi e seppur quell' acqua non provenga dalla condotta per l'uso alimentare, ma da quella rurale, risulta, comunque, elemento prezioso per l'irrigazione dei campi.

Con continui guasti e rattoppi temporanei, le reti colabrodo rappresentano un disservizio frequente a cui i cittadini sono abituati, ma intollerabile soprattutto dopo una stagione senza pioggia, quando il mondo agricolo lancia l'allarme siccità. L'acqua, una risorsa preziosa da non sprecare, viene pagata dagli utenti a caro prezzo, eppure nonostante questa consapevolezza, non si riesce a far nulla per evitare che ingenti quantità idriche si perdono costantemente a causa dei guasti.

La Sardegna, in tal senso, detiene un triste primato, risultando la seconda regione nel panorama nazionale per percentuale di acqua potabile persa dalle condutture idriche. Si tratta di un notevole spreco, aggravato anche dalla scarsa tempestività negli interventi; una volta segnalata la perdita, infatti, spesso trascorrono diversi giorni prima che si intervenga a riparare il guasto.

Ivana Fulghesu

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