La Nuova Sardegna

Oristano

Risaie, la Provincia approva il regolamento

Risaie, la Provincia approva il regolamento

Maggioranza compatta, ma non mancano critiche dall’opposizione per la mancata retroattività

23 ottobre 2014
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ORISTANO. La provincia di Oristano ha un regolamento del riso approvato. Le regole varranno solo per le risaie che verranno, e sul punto si è scatenata la polemica da parte del gruppo del Pd. Martedì sera in consiglio provinciale la maggioranza è stata compatta ad approvarlo, con 13 voti. Altrettanto aspramente la minoranza l’ha criticato e ha votato contro (unico astenuto il consigliere Peppino Marras).

È il provvedimento più importante dell’ultima seduta, andata avanti con la nomina del consigliere di maggioranza Marcello Serra come delegato per seguire la vendita delle quote appartenenti alla Provincia nella società di gestione dell’aereoporto di Fenosu. In merito, la minoranza ha votato compatta per non avere una nomina tra le sue fila (dato che inizialmente i consiglieri incaricati sarebbero dovuti essere due ed espressione di entrambi gli schieramenti), motivando con il fatto che sarebbe stato un compito di competenza di uno degli assessorati coinvolti.

Sul finale, la polemica è scattata con la discussione sulla deprovincializzazione del tratto di strada che dalla rotonda ai piedi del ponte di Brabau va verso il pontile, dato che la maggioranza ha rinnovato il metodo dell’abbandono dell’aula alla chetichella per far mancare il numero legale e interrompere la seduta.

Martedì prossimo si ripartirà da lì, ed è già guerra annunciata. Nel frattempo, in merito al provvedimento delle risaie, l’assessore provinciale all’Ambiente Mariella Pani si è detta, invece, soddisfatta del risultato finalmente ottenuto.

«L’iter è stato impegnativo e lungo nei tempi, il provvedimento nasce con il pieno concerto di tutti gli enti coinvolti dalla Provincia e le 13 amministrazioni comunali coinvolte, dall’Asl di Oristano alle associazioni di categoria. Non potevamo peraltro rendere il regolamento retroattivo nel tempo, dunque valido per le risaie esistenti, come vietato dalla legge di riferimento, ovvero il regio decreto del 1932» ha sottolineato l'assessore provinciale.

Di tutt’altro avviso il capogruppo del Pd, Battista Ghisu, che ha invece criticato ampiamente il fatto che le norme non potranno essere applicate se non alle nuove risaie.

«A nulla sono valsi i suggerimenti del nostro gruppo e delle opposizioni per migliorare il testo. La Giunta ha addirittura proposto modifiche peggiorative in aula nonostante le Commissioni per mesi si siano prodigate per esaminare il testo e trovare un accordo che poi non c’è stato – ribadisce ancora Battista Ghisu–—. L’assessore provinciale all'ambiente ha poco da gioire in quanto la Provincia sulla materia non ha fatto alcun passo in avanti e non ha risolto il problema della tutela dai rischi sanitari derivanti dalla presenza delle zanzare», riferendosi alla Febbre del Nilo.

Dal canto suo, Mariella Pani sottolinea che «una vera emergenza e una correlazione tra la presenza delle zanzare e le risaie non è mai esistita. Per quanto riguarda la zona di Sa Rodia, per esempio, c’è la foce del Tirso vicina, o i prati verdi, non solo le risaie – precisa l’assessore –. Sia gli enti e le istituzioni preposte che i risicoltori sono molto attenti all’insorgere dei focolai e la vigilanza già esistente verrà rinforzata».

Caterina Cossu

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