La Nuova Sardegna

Oristano

TERRALBA

Il canale Manca non verrà pulito: mancano le risorse

TERRALBA. La pulizia del canale Manca e degli altri alvei ostruiti di Terralba non si farà. Così come non sarà possibile intervenire nella zona delle piene millenarie. La notizia arriva come un...

23 ottobre 2014
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TERRALBA. La pulizia del canale Manca e degli altri alvei ostruiti di Terralba non si farà. Così come non sarà possibile intervenire nella zona delle piene millenarie. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno. Solo qualche giorno fa i terralbesi mostravano sul social network le foto del canale del paese completamente ostruito, chiedendone lo sgombero da vegetazione e accumulo di rifiuti. Dovranno, invece, continuare a conviverci e chissà per quanto. Sono stati proprio i rappresentanti del Consorzio di bonifica a riferire ieri mattina la notizia al sindaco Pietro Paolo Piras, assieme alla motivazione. Ovvero, che i fondi sono stati già utilizzati interamente per le operazioni di pulizia concluse da pochissimo, ma che evidentemente quella somma messa a disposizione dalla Regione non ha esaurito le necessità del terralbese. «Non ci sono certamente situazioni di panico, ma qui l’aria è di forte preoccupazione e i cittadini per primi non intendono abbassare la guardia – ha commentato il primo cittadino –. L’unica cosa che potremo fare adesso, sia come Comune che come Consorzio, sarà sollecitare la Regione affinché trovi i fondi, li sblocchi e li dia al Consorzio, che a sua volta potrà così avviare gli ultimi lavori rimasti». Le operazioni di pulizia da parte dell’ente di gestione dei canali della zona era già avviata da tempo, e ad essere stati ripuliti sono tutte le condotte di acqua che dal rio Mogoro arrivano proprio fino a Terralba. «Per fortuna si è già intervenuti proprio su quei corsi d’acqua che erano straripati lo scorso 18 novembre ma, benché si tratti proprio dei corsi che stanno a monte, non significa che quelli a valle vadano sottovalutati e che dunque quelli interni al paese possano essere trascurati» ribadisce Piras. Due i milioni di euro che non sono arrivati nelle casse del Consorzio di bonifica, a quanto sembra perché la Regione ha dovuto distrarre dei fondi per far fronte all’emergenza della lingua blu. «La situazione non accenna a calmarsi e certamente questo inaspettato stop non farà bene agli animi dei cittadini. Bisogna trovare i soldi per intervenire» chiude il primo cittadino di Terralba.

Caterina Cossu

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