Marcia sarda della Pace, dall’isola al mondo
LACONI. “Per la pace, disarma la Sardegna”. Questo lo slogan della 13esima Marcia Sarda della Pace Laconi-Gesturi, in programma il prossimo 26 ottobre. Ultimi giorni a disposizione degli...
LACONI. “Per la pace, disarma la Sardegna”. Questo lo slogan della 13esima Marcia Sarda della Pace Laconi-Gesturi, in programma il prossimo 26 ottobre. Ultimi giorni a disposizione degli organizzatori per completare il programma e per raccogliere le adesioni di gruppi e associazioni ad una manifestazione particolarmente sentita.
Dopo la grande mobilitazione di Capo Frasca, contro le servitù militari, l'impegno della Tavola sarda della pace prosegue senza sosta per continuare a chiedere la cessazione di tutte le attività belliche.
La Marcia è il simbolo della protesta di un'isola che chiede di poter essere una terra di pace, così come le comunità di Laconi e Gesturi proseguono nell'impegno dei due grandi operatori di pace, Sant'Ignazio e il Beato Nicola.
In questa nuova edizione sarà la cittadina del Sarcidano ad ospitare il consueto convegno, mentre nel pomeriggio a Gesturi si terranno gli interventi finali. Non solo questioni locali, come servitù militari, bonifica dei territori, disoccupazione e povertà estreme, l'impegno della Tavola sarda è rivolto anche contro i grandi conflitti internazionali, temi che saranno affrontati in occasione della Marcia.
Le tensioni internazionali crescono: “Si aggiungono nuovi nemici come il nuovo Califfato di Isis, che giustificano le politiche riarmiste in Russia come in Usa, ma soprattutto in Europa, dove già si parla e si decide di nuove e ingenti risorse da impegnare in campo militare, a cui l'Italia si allinea per essere tra i primi della classe”, dicono i portavoce della Tavola sarda.
“Risorse – sottolineano – ancora una volta per la guerra, che verranno sottratte a quelle che sarebbero necessarie per contrastare la disoccupazione, il precariato, le politiche sociali, i settori e le aree in crisi in diversi parti dell'Europa, compresa la nostra Isola”.
Ivana Fulghesu