La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras, terreno di gioco riseminato: ancora stop

di Claudio Zoccheddu
Cabras, terreno di gioco riseminato: ancora stop

Lo stadio di via Tharros resta chiuso: il manto erboso deve consolidarsi Sull’apertura non ci sono più certezze, nonostante il nullaosta della Figc

18 ottobre 2014
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CABRAS. La scadenza era stata fissata per ottobre. Era questa la data entro la quale, secondo una delle pochissime comunicazioni dell’amministrazione comunale, il nuovo manto erboso del campo comunale di via Tharros sarebbe diventato agibile. Secondo le ultime indiscrezioni, invece, l’inaugurazione e le prima partita ufficiale è destinata a slittare a data da destinarsi. Nonostante il nulla osta recentemente concesso dalla Figc. All’odissea del manto erboso del comunale di Cabras deve essere aggiunto l’ultimo intoppo, quello che avrebbe rovinato i piani dell’amministrazione. Pochi giorni fa, infatti, il tappeto sarebbe stato riseminato in alcune zone, quelle meno floride. Un intervento che non permette l’utilizzo di un campo chiuso da quasi due anni. Il compleanno verrà festeggiato, per modo di dire, il prossimo febbraio e l’anniversario preoccupa i calciatori lagunari che continuano a giocare in trasferta anche le gare casalinghe. Singolare la situazione dell’Atletico Cabras che – domani pomeriggio alle 14 – ospiterà la Tharros negli impianti di Sa Rodia, a Oristano. La San Marco, invece, ha fatto la valige da Baratili San Pietro – dove l’erbetta può essere calpestata in tutta tranquillità – e ritornerà a giocare sullo sterrato scosceso di Solanas. «Non ho parlato con gli amministratori comunali – ha detto ieri mattina il presidente della San Marco, Pinuccio Cabitza – ma non mi risulta che l’impianto possa essere pronto entro ottobre. Anche noi abbiamo sentito di una nuova semina. Se fosse vero, mi sembra chiaro che non si potrà giocare: si rischierebbe di rovinare i nuovi fili d’erba».

Ad agitare i sogni erbosi della San Marco ci sono anche le questioni relative alla gestione: «Prima di aprire dovrà pur essere affidato a qualcuno che lo gestisca, o no?», domanda sarcasticamente il presidente della San Marco che, domenica prossima, ospiterà il Silanus a Solanas. In effetti, la situazione del campo sportivo sembra destinata a complicarsi ancora quando si affronterà il discorso della gestione. L’imbarazzante incompiuta lagunare ha davanti un futuro fatto di incognite, indiscrezioni e approssimazioni. Un cammino tortuoso a cui non è stata ancora fissata una scadenza definitiva e ufficiale. Chi pensava di poter assistere alla nascita di un impianto al passo con i tempi ha invece osservato l’apertura di un cantiere in piedi da quasi due anni.

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