La Nuova Sardegna

Oristano

Bolletta elettrica a picco grazie alla geotermia

di Maria Antonietta Cossu
Bolletta elettrica a picco grazie alla geotermia

Fordongianus, l’energia prodotta dall’acqua termale impiegata in uffici e scuole L’amministrazione spenderà in quattro anni ciò che finora spendeva in uno

17 ottobre 2014
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FORDONGIANUS. Sulla carta il collaudo avverrà tra qualche giorno, contestualmente alla contrazione di un mutuo bancario per l’anticipazione dei fondi Jessica destinati ai Piani d’azione per l’energia sostenibile, ma nella pratica il funzionamento degli impianti di riscaldamento a base geotermica è in fase di sperimentazione già da qualche tempo. Uno dei rari casi in cui la fase operativa di un progetto ha bruciato i tempi della burocrazia. Il periodo di rodaggio dei caloriferi alimentanti con l’acqua della rete idrica scaldata grazie a una sorta di termoconvettore dell’acqua termale (usato al posto della corrente elettrica) è servito a constatare due dati di fatto: l’acqua sulfurea che scorre sotto il suolo di Fordongianus è anche una preziosa risorsa energetica e un’importante fonte di risparmio.

L’idea d’installare in municipio uno scambiatore termico che sfrutta il calore dell’acqua termale si è confermata azzeccata sotto l’aspetto funzionale ed economico, e la differenza con i costi sostenuti in precedenza è sostanziale. L’amministrazione comunale ha potuto verificare che sfruttando l’energia geotermica sarebbe possibile tenere accesi gli impianti di riscaldamento 24 ore su 24 e ridurre ugualmente le spese sostenute con l’ acquisto del gasolio. Una comodità impensabile appena qualche inverno fa, quando per ridurre i consumi in municipio si evitava di accendere i termosifoni nei corridoi limitandone l’uso ai soli uffici.

Lo stesso valeva per le sedute del Consiglio comunale, che in passato si sono tenute spesso a caloriferi spenti. Con un calcolo approssimativo è stato stimato che l’ente locale pagherà nell’arco di quattro anni ciò che finora spendeva in dodici mesi per la corrente elettrica, tredicimila euro in media. Lo stesso esperimento è stato esteso alle sedi della biblioteca, della scuola primaria e dell’asilo, dove all’utilizzo delle fonti geotermiche si ricorrerà con sistematicità una volta eseguito il collaudo, previsto successivamente alla sottoscrizione del prestito bancario di 200mila euro richiesto per poter realizzare il progetto sul risparmio energetico comunale denominato Ammissibile.

Il mutuo sarà contratto a fine ottobre con il Gruppo Intesa San Paolo, l’ istituto accreditato per i fondi Jessica stanziati dall’Unione europea per incentivare l’uso delle fonti energetiche rinnovabili. Il debito sarà estinto nel 2034 ma già dal prossimo anno il Comune conseguirà un risparmio che potrà essere reinvestito.

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