La Nuova Sardegna

Oristano

«Mandriola, il referendum è inutile»

di Claudio Zoccheddu
«Mandriola, il referendum è inutile»

San Vero Milis, il sindaco boccia l’ipotesi di consultazione popolare sullo smantellamento della strada nel lungomare

16 ottobre 2014
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SAN VERO MILIS. «Il Pul va avanti e la questione del referendum è stata interpretata male». Parola di sindaco. Flavia Adelia Murru ha svelato i primi effetti dell’approvazione del Piano di utilizzo dei litorali e ne ha approfittato per chiarire la questione del referendum popolare, la consultazione annunciata a marzo del 2013 sullo smantellamento del lungomare tra Putzu Idu e Mandriola. «Era un discorso legato alla progettazione dell’intervento. Non abbiamo mai avuto intenzione di chiedere ai cittadini un parere sulla necessità di smantellare la strada ma piuttosto ci interessava proporre più alternative, come hanno fatto a Cagliari». La consultazione popolare avrebbe dovuto decidere il “come”, non il “se”.

Anche perché, pensare di non rinaturalizzare la lingua d’asfalto tra le due borgate non era proprio possibile. «In questo caso non potevamo fare altrimenti. Chiunque avesse occupato il mio ruolo avrebbe dovuto fare quello che stiamo facendo», ha detto ancora il sindaco prima di spiegare i meccanismi di un intervento che ha diviso la popolazione e che è stato il tormentone di un’intera estate, «lo smantellamento dell’asfalto è imposto dal piano di gestione dei Siti d’interesse comunitario, come quello di Sa Salina Manna. Il Pul non può scavalcare le direttive europee sul rispetto ambientale. Tra l’altro, si tratta di un decreto del 2006 di cui noi abbiamo solo ereditato gli effetti». A questo punto, chi sperava di andare a votare per dire la sua sulla questione delle borgate si può mettere l’animo in pace: «In effetti, con il Pul approvato e la progettazione certificata dalla Regione, potrebbe non servire a nulla». Il disegno immaginato per i 25 chilometri di costa delle marine, nel frattempo, procede spedito. «Era importante sgravare da uso civico le aree che sono state assegnate agli operatori turistici, ed era importante farlo subito. Perdere un’altra stagione sarebbe stato insostenibile», ha aggiunto Flavia Adelia Murru. Tra le novità ci sono anche questioni economiche. «Interverremo con fondi del bilancio comunale per sistemare e per rendere fruibile lo stradello. Anche in questo caso, la maleducazione a cui abbiamo assistito quest’estate non si deve ripetere». Il riferimento alla polvere alzata dalle auto che violavano il divieto, e che imboccavano la strada sterrata, non è stato casuale. Secondo il sindaco, gli effetti devastanti della polvere rossa posata sul bianco della salina non sono stati causati solo dal passeggio dei turisti: «Sappiamo nomi e cognomi di chi ci faceva aventi e indietro ma preferisco evitare questi argomenti. Ora ci dobbiamo concentrare sulla sistemazione dello sterrato e sulla riduzione del traffico e dalla pressione antropica».

La parola d’ordine, quindi, è solo una. «Rispetto dell’ambiente. Si tratta di questo», ha concluso il sindaco.

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