La Nuova Sardegna

Oristano

Paulilatino, 168mila euro dalla Regione

Scongiurato il rischio di non chiudere il bilancio previsionale e di non rispettare il patto di stabilità

14 ottobre 2014
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PAULILATINO. Dalla Regione giungono notizie confortanti per il Comune, che per l’impossibilità di rispettare il saldo obiettivo imposto dalla legge di stabilità rischiava di non chiudere il bilancio previsionale. Un’eventualità che nel migliore dei casi avrebbe comportato la nomina di un commissario ad acta e l’ipotesi di un aumento della pressione fiscale per recuperare le risorse mancanti.

Il pericolo è stato scongiurato grazie ai recenti impegni assunti dalla Regione, che destinerà all’ente locale 168.000 euro dei 70 milioni stanziati in favore dei Comuni per la copertura del patto verticale. Con la quota derivante dal riparto di altri 30 milioni del Fondo unico, i 56.000 euro degli spazi finanziari precedentemente concessi dallo Stato e l’assegnazione di 168.000 prospettata dalla Regione, l’obiettivo del risparmio non sarà più un miraggio per l’amministrazione comunale, che si vedrà ridurre la soglia del patto interno da 478.000 a 258.000 euro.

Il saldo così rimodulato potrà essere rispettato, anche se a costo di pesanti sacrifici. Per conseguire entro l’anno il risparmio di 258.000 euro, infatti, l’ente dovrà sfrondare diversi capitoli del bilancio, già pesantemente intaccato dalle spese non previste sostenute per il funzionamento e gli interventi di manutenzione straordinaria sull’acquedotto e sul depuratore, «Ma non toccheremo le risorse per i servizi» assicura il sindaco Gianni Demartis ribadendo quanto dichiarato pochi giorni fa in aula di consiglio, quando la situazione alquanto incerta aveva obbligato la maggioranza ad approvare la gestione provvisoria del bilancio di previsione.

Prima ancora si era reso necessario inserire la tassazione sui servizi indivisibili all’1 per mille, operazione che porterà nelle casse comunali un gettito di circa 105.000 euro. Infine, sarà momentaneamente sospeso l’avvio di diversi lavori pubblici già appaltati come la ristrutturazione di piazza San Sebastiano, il completamento del museo etnografico e archeologico, il campetto sportivo e la strada rurale Trogo-S’Angrona.

«Abbiamo dovuto rinunciare a far partire una serie di opere che dovevano essere solo consegnate alle imprese – spiega Demartis annunciando che –. Riusciremo a chiudere il bilancio e a rispettare il patto ma per questi lavori dovremo aspettare». Il documento contabile sarà portato in aula per l’approvazione entro la fine di ottobre.

Maria Antonietta Cossu

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