La Nuova Sardegna

Oristano

Opere senza padri, l’opposizione adotta tante incompiute

di Enrico Carta
Opere senza padri, l’opposizione adotta tante incompiute

Il centrodestra vigila sui lavori mai conclusi dal Comune La prima tappa nella scuola d’infanzia in via Lanusei

12 ottobre 2014
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ORISTANO. Tante opere pubbliche incompiute, come se fossero dei bambini in cerca di un padre o di una madre. La famiglia virtuale gliela offriranno i consiglieri comunali di opposizione che, «stanchi della giunta Tendas che ha sposato alla lettera la mobilità lenta», hanno deciso di «adottare» quel che in città sembra vivere senza avere una famiglia. L’elenco comprende una serie di opere pubbliche già esistenti o mai nate, sparite per incanto dai piani dell’amministrazione oppure cadute, per i più svariati motivi, nel dimenticatoio.

La prima tappa del tour che le vuole strappare all’oblio e vuol suonare da sveglia per l’amministrazione Tendas è partita dalla scuola dell’infanzia di via Lanusei, sulla quale i consiglieri Salvatore Ledda, Tonino Falconi, Andrea Lutzu, Mauro Solinas, Daniela Nurra e Peppi Puddu hanno voluto apporre la paternità. «Ogni consigliere di minoranza – ha spiegato Salvatore Ledda – adotterà un’opera pubblica abbandonata. Le abbiamo scelte individuando delle priorità, in questo primo caso i bambini».

Nella scuola dell’infanzia di via Lanusei, come hanno sottolineato i consiglieri del centro destra, i lavori stanno andando avanti a singhiozzo dopo il loro avvio datati 20 agosto. Gli operai arrivano a giorni o settimane alterne e non è ancora chiaro quale tipo di opere verranno eseguiti, vista l’assenza di ogni tipo di indicazione e di cartelli, peraltro obbligatori in qualsiasi tipo di cantiere.

Da via Lanusei l’obiettivo si focalizzerà, ogni due settimane, su un’altra opera. L’elenco è nutrito, ma niente vieta che cresca col passare del tempo. Mauro Solinas si occuperà della questione Foro Boario, Salvatore Ledda della ludoteca di Torangius, Peppi Puddu della piscina comunale, Andrea Lutzu della piazza delle case minime, Tonino Falconi delle strade di campagna e Daniela Nurra della scuola media di via Santu Lussurgiu. L’adozione non sarà esclusivamente un modo per mettere in risalto le carenze dell’azione della giunta comunale, perché l’opposizione garantisce anche l’impegno per trovare i finanziamenti.

Proprio questo è un nodo dolente, perché molti soldi che il Comune avrebbe a disposizione sono invece fermi in cassa. Gli esempi non mancano. Per le scuole un milione e mezzo attende di essere speso dal 2011; un milione e 250mila euro dovevano essere destinati agli impianti sportivi, ma nulla sembra essersi mosso. E allora, contro la calma piatta, si prova a far soffiare un po’ di vento.

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