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RIOLA SARDO. Potrebbe esserci lo zampino di qualche piromane dietro il vasto incendio che ieri mattina ha devastato un ampio tratto di vegetazione palustre e canneti a ridosso dello stagno di Cabras....

10 ottobre 2014
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RIOLA SARDO. Potrebbe esserci lo zampino di qualche piromane dietro il vasto incendio che ieri mattina ha devastato un ampio tratto di vegetazione palustre e canneti a ridosso dello stagno di Cabras.

In fumo è andata una parte della zona umida protetta tra i territori di Cabras e Riola Sardo. Nel vasto incendio non sarebbero stati segnalati danni all'avifauna locale dove sono presenti anche specie in via di estinzione.

L'allarme è scattato ieri mattina, verso le 10, quando una lunga colonna di fumo, dovuta proprio alla combustione di erbe palustri, si è levata alta attirando l'attenzione delle vedette della forestale. Sul posto sono stati inviate alcune squadre dell'Ente foreste.

Ma gli operatovi hanno potuto fare ben poco per contrastare le fiamme per la impossibilità di raggiungere la zona umida immersa nei canneti. Da Fenosu è stato così richiesto l'intervento di un elicottero della Protezione civile che ha lavorato, in ausilio delle squadre a terra, per alcune ore.

Poco prima delle 13 l'incendio è stato circoscritto anche se le fiamme hanno continuato a divorare i canneti della zona. Successivamente le fiamme si sono estese verso un’ importante zona umida.

Purtroppo non è la prima volta che questo accade. Un mese fa un rogo aveva interessato una zona vicina. Anche lo scorso anno, ci sono stati diversi incendi, di origine dolosa, che hanno messo in pericolo una parte della zona umida ricca di specie protette. Da quanto è stato accertato, le fiamme che ieri mattina hanno minacciato l'oasi naturalistica sarebbero partite dai bordi della strada provinciale che collega Cabras con Riola Sardo.

Elia Sanna

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