La Nuova Sardegna

Oristano

Mogoro, risparmio con l’ “Abba de bidda”

MOGORO. Un litro di liscia a 0,03 euro e un litro di gassata a 17 centesimi. La convenienza rispetto ai prezzi medi dell’acqua da bere in commercio è evidente e l’offerta non va nemmeno acchiappata...

09 ottobre 2014
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MOGORO. Un litro di liscia a 0,03 euro e un litro di gassata a 17 centesimi. La convenienza rispetto ai prezzi medi dell’acqua da bere in commercio è evidente e l’offerta non va nemmeno acchiappata al volo, perché la disponibilità sarà illimitata. Si chiamerà Abba de bidda e sarà la nuova fonte dei mogoresi, che entro novembre potranno usufruire del servizio di distribuzione di acqua da tavola a prezzi concorrenziali e bassissimo impatto ambientale nella Casa dell’acqua. I lavori per la realizzazione dell’impianto, che sarà posizionato vicino al centro polifunzionale di piazza Martiri delle Libertà, potrebbero già essere avviati la settimana prossima ed entro novembre conclusi. «Un servizio che al Comune non costerà nulla, perché i lavori saranno realizzati dalla ditta concessionaria. I soldi non ci sarebbero stati, dato che siamo imbrigliati tra vincoli e restrizioni del Patto di stabilità — ha spiegato il consigliere con delega all’Ambiente, Francesco Sanna —. L’idea risponde a due esigenze fondamentali che l’amministrazione porta avanti sin dal suo insediamento, ovvero la riduzione dell’impatto ambientale e il vantaggio economico per i cittadini». Non si tratta del primo centro in Sardegna, e nell'Alta Marmilla saranno affiancati dal Comune di Mogorella. Ma a Mogoro l'ambiente è uno dei capisaldi dell'amministrazione. L’Abba de bidda dovrebbe abbattere secondo l’amministrazione non di poco la spesa familiare per i cittadini. Inoltre, non acquistando bottiglie di plastica, si contribuisce a diminuire il flusso di rifiuti che non sempre vengono differenziati e che non sono biodegradabili. «L’acqua di Mogoro è già potabile, ma la fontana la filtrerà da cloro, calcare e sostanze in sospensione, dopo di che la disinfetterà con un impianto a raggi Uv. Si potranno ovviamente riempire i bottiglioni portati da casa, meglio se in vetro per una questione di conservazione», aggiunge Francesco Sanna. A proposito di plastica, l’amministrazione l’ha eliminata anche dalle mense scolastiche. Per esempio, sono state eliminate le merendine confezionate e introdotti prodotti bio a chilometro zero, quindi c’è stata anche la rimozione da elementari e asilo delle classiche stoviglie usa e getta in materiale plastico. A disposizione dei bambini, inoltre, invece delle bottigliette di acqua confezionata, nelle scuole sono state installate delle fontanelle di acqua potabile.(cate. co.)

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