La Nuova Sardegna

Oristano

Riola, il sindaco dice no al corso in “limba”

RIOLA SARDO. La scadenza per le domande di partecipazione è stata fissata per il 13 ottobre. Eppure, il corso di sardo finanziato dalla Regione potrebbe slittare, o addirittura non iniziare mai. Lo...

08 ottobre 2014
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RIOLA SARDO. La scadenza per le domande di partecipazione è stata fissata per il 13 ottobre. Eppure, il corso di sardo finanziato dalla Regione potrebbe slittare, o addirittura non iniziare mai. Lo scrive il sindaco, Ivo Zoncu, che si è fatto da parte dopo aver letto le parole dell’annuncio arrivato dalla Regione. Una comunicazione di servizio a cui ha deciso di rispondere utilizzando il sardo che si parla a Riola: «Se si fosse trattato del nostro dialetto avrei fatto pubblicità all’iniziativa, ma così no. Anzi, potrei impegnarmi per fare in modo che il corso non si tenga – dice Zoncu –. Non ha alcun senso che venga proposto un corso sul sardo comune, una lingua che non esiste e che è piena di imperfezioni mutuate dall’italiano». Meglio il “riolese”, quindi. Un’inflessione che era già stata esplorata con un seminario finanziato dall’amministrazione comunale e tenuto da un linguista concittadino del sindaco: «Così aveva un senso, noi parliamo in questo modo e può essere interessante capire i meccanismi linguistici e le regole grammaticali». Secondo Zoncu, poi, non è una questione di campanile. Piuttosto, quello da far rispettare, è il principio: «Non mi premetterei mai di andare in un altro paese a insegnare il riolese, a maggior ragione se si trattasse di una variante inventata a tavolino e propagandata come se fosse una lingua comune. Abbiamo già una lingua comune, è l’Italiano». (c.z.)

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