La Nuova Sardegna

Oristano

PAULILATINO

Sforato il patto di stabilità, passa l’esercizio provvisorio

di Maria Antonietta Cossu

PAULILATINO. Il Comune manca l’obiettivo del risparmio sulla spesa corrente e finisce sotto la ghigliottina del patto di stabilità. L’impossibilità di accantonare economie per 478mila euro ha...

07 ottobre 2014
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PAULILATINO. Il Comune manca l’obiettivo del risparmio sulla spesa corrente e finisce sotto la ghigliottina del patto di stabilità. L’impossibilità di accantonare economie per 478mila euro ha costretto l’amministrazione a sospendere l’approvazione del bilancio previsionale e a ricorrere alla gestione provvisoria dell’esercizio finanziario.

Secondo la maggioranza questa soluzione ha evitato di operare scelte più difficili come quella d’intaccare la spesa del personale e i costi dei servizi pubblici, o di nominare un commissario ad acta per far quadrare i conti. Prospettiva da cui l’ esecutivo locale rifugge: «Aumenterebbe tutte le imposte e le tariffe comunali e non vogliamo arrivare a tanto», ha spiegato il sindaco Gianni Demartis. La situazione potrebbe appianarsi se la Regione accogliesse in toto l’istanza del Comune di trasferire nelle sue casse 520mila euro a copertura della somma vincolata.

Per questo intervento solo ora sono disponibili i 70milioni di euro del patto verticale destinati agli enti locali assoggettati ai vincoli di spesa che la Regione avrebbe dovuto riscuotere dallo Stato nel primo trimestre dell’anno. La prospettiva di gestire in via provvisoria l’esercizio corrente non ha incontrato il favore dell’opposizione consiliare, che nell’adunanza di ieri ha respinto la proposta, passata a maggioranza.

Forti le riserve avanzate in aula. «Siamo esterrefatti. A parte Arborea è l’unico caso in provincia» ha esordito Paola Tolu chiedendo su quali entrate e su quali spese non si riuscisse a incidere per rispettare la clausola del risparmio. «Negli ultimi dieci anni abbiamo sempre chiuso con un avanzo d’amministrazione – ha rincarato Carmen Madau –. Perché stavolta non ci riusciamo se non sono stati fatti neppure investimenti?».

«Dal punto di vista tecnico la quadratura del bilancio c’è, ma non siamo in grado di rispettare il patto perché altrimenti bisognerebbe tagliare i costi del personale e dei servizi principali» ha spiegato la responsabile del servizio finanziario Serafina Firinu puntualizzando che versano nella stessa situazione anche i Comuni di Terralba, Cabras, Seneghe e Zeddiani. Ora è tutto nelle mani della Regione.

«Se non stanzierà una somma congrua dovremo pensare a soluzioni drastiche», ha concluso Demartis escludendo tuttavia l’ipotesi di intaccare le risorse per i servizi.

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