La Nuova Sardegna

Oristano

ALESSIO PUTZU: «UNA NUOVA PROGRAMMAZIONE STRATEGIA»

ALESSIO PUTZU: «UNA NUOVA PROGRAMMAZIONE STRATEGIA»

Il tema della pianificazione strategica comunale è forse uno di quelli più difficili da affrontare, ancor più in un ottica di immediato consenso popolare. Solo gli addetti ai lavori sono in grado di...

07 ottobre 2014
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Il tema della pianificazione strategica comunale è forse uno di quelli più difficili da affrontare, ancor più in un ottica di immediato consenso popolare. Solo gli addetti ai lavori sono in grado di spiegare l'utilità e i benefici che il piano strategico di Oristano ha apportato, e quindi l'importanza di questo specifico strumento. Occorrerebbe altro tempo e spazio per elencare gli atti e progetti ai quali il piano ha dato impulso, ma anche i difetti, e in sede di lessons learned , insegnamenti appresi, sarà opportuno farlo. Ad ogni modo, certamente gli oristanesi comprendono bene quanto sia importante per un comune capoluogo, e guida di un'area vasta, avere un piano per il progresso del territorio, proiettandosi negli anni a venire, e progettando le azioni adatte ad ottenere i risultati attesi. Più in generale, noi cittadini vogliamo che i nostri governanti abbiano le idee chiare per risolvere i problemi di oggi, ma anche per affrontare il prossimo futuro. Il Piano attuale è del 2007, quindi fu redatto in un periodo pre-crisi, come si usa dire oggi. Per molti aspetti eravamo in un altra epoca. Solo per semplificare: quanto era diverso il contesto socio-economico, le prospettive di crescita, le aspettative delle imprese e dei lavoratori, lo status delle famiglie, prima della crisi? E quanto questi mutamenti influenzano le potenzialità di sviluppo di un territorio? Ognuno di noi avrebbe una risposta, un suo punto di vista, ma nessuno può negare l'involuzione che ci sta attanagliando oramai da troppi anni. Occorre tenerne realisticamente conto nei programmi, soprattutto per chi ha responsabilità di governo locale. Il Piano Strategico di Oristano era già stato presentato come uno strumento da rielaborare non oltre i sette anni di vigenza, in parallelo alla precedente programmazione europea 2007-2013, e in ogni caso, per definizione, ogni piano è valido fintanto che non mutano le condizioni nelle quali è stato programmato. In conclusione, a mio modesto parere, sono maturi i tempi per una nuova pianificazione strategica. Al Comune di Oristano, ed innanzitutto ai suoi organi politici, spetta l'iniziativa, all'insieme degli stakeholdoers, i portatori d'interessi, l'opportunità di apportare nuove idee e progetti.

Alessio Putzu

ex assessore comunale

alla programmazione

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