La Nuova Sardegna

Oristano

Assistenza domiciliare, mini-rivoluzione

A Sedilo prende il via il nuovo modello dei servizi alla persona. Gli utenti individueranno gli affidatari

03 ottobre 2014
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SEDILO. Prende il via anche a Sedilo la mini-rivoluzione avviata dal Plus del distretto Ghilarza-Bosa nel campo dell’assistenza domiciliare: gli affidatari del servizio non saranno più individuati dai Comuni attraverso i bandi ma direttamente dagli utenti, che con i voucher erogati dal Piano unitario locale gestiranno anche l’aspetto retributivo.

I fruitori potranno selezionare l’operatore attingendo all’albo dei soggetti accreditati al servizio di assistenza domiciliare e lo faranno sulla base di più criteri: non ultimi la qualità delle prestazioni, il rapporto fiduciario maturato in precedenza tra assistiti e lavoratori e, perché no, la possibilità di privilegiare le cooperative nate nel territorio. E proprio la tutela delle piccole imprese collettive è stata la molla del cambiamento che il Plus ha attuato orientandosi su una diversa modalità di affidamento dei servizi alla persona, sistema che funzionerà in via sperimentale per un anno.

«Le cooperative del territorio non avrebbero mai potuto concorrere ai grossi appalti per la gestione associata dei servizi – spiega il vicesindaco Margherita Cherchi –, questi attirerebbero società dal resto d’Europa con ben altre risorse economiche e umane contro cui le realtà locali non avrebbero potuto competere».

La novità dell’accreditamento diretto ha creato le condizioni perché le cooperative si consorziassero costituendo dei raggruppamenti temporanei d’ impresa. Nei ventuno paesi del sub-ambito 1 sono sei le imprese collettive con sede legale nel Guilcier, nel Barigadu e nel Montiferru che forniscono prestazioni di tipo socio-assistenziale. Nei mesi scorsi hanno costituito la rete Lacanantes e sono state inserite nell’elenco dei fornitori, dove figurano anche cooperative di Milis, Cagliari e Villacidro. L’albo rappresenta una garanzia per gli utenti «Il principio – afferma la Cherchi – è di dare un ottimo servizio tutelando le categorie meno fortunate».

Allo stesso tempo il sistema adottato dal Plus immette nel mercato le cooperative accreditate dando loro maggiore visibilità e garantendo migliori condizioni retributive agli operatori socio-assistenziali e agli assistenti domiciliari. Ma a trarne vantaggio sono anche gli enti locali, che perseguono un notevole risparmio. Nel caso di Sedilo l’abbattimento della spesa è del 54%. Il costo del servizio, fornito a una trentina di cittadini, passerà infatti da 77mila a 35mila euro.

Maria Antonietta Cossu

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