La Nuova Sardegna

Oristano

Invasioni bianche contro i tagli ai fondi per la cultura

Invasioni bianche contro i tagli ai fondi per la cultura

MOGORO. La parola d’ordine è osare, in nome della cultura. Perché, senza di essa, non c’è democrazia. Da anni la collaborazione tra le scuole elementari e il teatro mogorese Tragodia va avanti...

26 settembre 2014
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MOGORO. La parola d’ordine è osare, in nome della cultura. Perché, senza di essa, non c’è democrazia. Da anni la collaborazione tra le scuole elementari e il teatro mogorese Tragodia va avanti felicemente, nell’interesse educativo dei bambini. Uno strumento didattico che oggi, alla luce dei tagli della giunta regionale nell’ambito della Cultura, rischia di annullarsi. Per questo, stamattina i docenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Mogoro si uniranno alla campagna delle Invasioni bianche, promossa proprio dal teatro in segno di protesta contro i tagli alla cultura operati dalla giunta regionale. La manifestazione, prevista di fronte ai cancelli della scuola primaria di via Dessì per le 8, si svolgerà con le stesse modalità utilizzate nelle precedenti manifestazioni dell'associazione teatrale, ovvero indossando abiti bianchi e le labbra racchiuse in un bavagli bianco. Gli “invasori” distribuiranno un volantino firmato dai docenti. «Riprendiamo le parole dell’Assessore regionale Gianmario Demuro per spiegare la partecipazione e il sostegno alla campagna di protesta portata avanti dal teatro Tragodia, contro i tagli al settore della cultura da parte della giunta regionale – si legge – come docenti delle scuole pubbliche di Mogoro non possiamo restare indifferenti. L’impoverimento dell’offerta culturale nei nostri territori, non può che impoverire anche la scuola che, da chi fa cultura riceve nuova linfa e sempre nuove occasioni di crescita. La cultura è partecipazione e fondamento della Costituzione». Come docenti, il gruppo rispedisce al mittente il ruolo di meri e «passivi trasmettitori di una cultura elaborata da altri. Vogliamo partecipare alla costruzione di una cultura condivisa e coerente col nostro sentire e con la visione di una società libera e democratica».

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