La Nuova Sardegna

CABRAS. Dopo gli accertamenti, il gip del tribunale di Oristano ha fatto scattare l'arresto. Nel carcere di Massama è finito ieri mattina Nicola Massidda, il giovane pescatore di Cabras di 23 anni che lo scorso 24 agosto aveva ferito gravemente con uno spiedo, al termine di una lite, uno dei buttafuori della discoteca Banana di Cabras. Le accuse sono di tentato omicidio, lesioni gravi, danneggiamento, minacce e porto abusivo di oggetti da offesa. L'ordinanza di custodia cautelare è arrivata al termine dell'esame, da parte del gip, del voluminoso dossier che i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Oristano e della stazione di Cabras, avevano inviato alla procura della Repubblica dopo il grave episodio accaduto nella notte tra sabato e domenica del 24 agosto. Come era emerso, dalle indagini dai militari, Nicola Massidda, dopo essere stato allontanato dal locale, si era ripresentato con uno spiedo metallico lungo 69 centimetri ed aveva colpito i due addetti alla sicurezza. Uno dei due era stato subito ricoverato all’ospedale San Martino e medicato con una prognosi di 7 giorni di cure, per alcune ferite all’avambraccio destro. Il suo collega, Giovanni Carito di Riola Sardo, invece, si era presentato in ospedale solo in tarda mattina con una profonda ferita al torace. Vista la gravità delle lesioni i medici lo avevano ricoverato e sottoposto a intervento chirurgico. Ieri la decisione del gip di arrestare Massidda con l’ accusa di tentato omicidio. Ieri mattina i carabinieri si sono presentati a casa di Nicola Massidda e gli hanno notificato l'ordinanza del giudice. Per quei fatti il questore di Oristano, Francesco di Ruberto, aveva disposto la chiusura della discoteca per dieci giorni, ma anche per la mancanza delle necessarie autorizzazioni degli addetti della vigilanza coinvolti nella lite e rimasti anche feriti.(e.s.)