La Nuova Sardegna

SAMUGHEO. La sagra del pane cambia pelle ma restano le ruggini tra Comune e organizzatori, sotto accusa per aver rinunciato a legare il marchio Deco all’ evento nato per esaltare e valorizzare uno degli alimenti principe del paniere locale. A sferrare l’ attacco frontale contro i promotori della manifestazione a pochi giorni dalla sedicesima edizione, è il sindaco Antonello Demelas. Il primo cittadino parla di un’ occasione perduta, «E tutto per una questione politica», attacca, alludendo esplicitamente alla presunta influenza di Mario Loi sulle decisioni dell’associazione Su Tzichi, di cui il consigliere di minoranza fa parte. Il sindaco rimprovera a Loi un atteggiamento controproducente per la crescita dell’ evento. «Finché era in maggioranza non ci sono mai state polemiche – afferma Demelas –. I problemi sono cominciati dal nostro insediamento: è stato detto di tutto per screditare quest’amministrazione, che pure ha sempre collaborato con tutte le associazioni, compresa la sua, e ha lavorato moltissimo per istituire il marchio a denominazione comunale».

Il sindaco rinfaccia all’organizzazione di non aver mai coinvolto in maniera diretta i produttori, ai quali fino all’anno scorso non era neppure consentito di vendere i loro prodotti durante la sagra. «Hanno ottenuto l’autorizzazione a vendere il pane ma solo dopo tanta insistenza. Tuttavia non pubblicizzare la Deco rappresenta l’ennesima occasione mancata».

Lapidario il commento di Mario Loi. «Faccia e dica ciò che vuole, abbiamo capito di che pasta è fatto».

Maria Antonietta Cossu