La Nuova Sardegna

Oristano

Un vincolo sulla casa nella rotonda

Un vincolo sulla casa nella rotonda

L’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Gianni Pia, risponde alle accuse: «Non può essere demolita prima del 2016»

20 settembre 2014
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ORISTANO. Il casello agricolo, che apparteneva al Consorzio di bonifica del Campidano di Oristano, rimarrà ancora per almeno altri due anni all'interno della rotonda di “Brabau”.

La rotonda con la casa al centro, caso probabilmente unico, sicuramente raro di viabilità extraurbana, aveva suscitato dapprima ironia poi proteste, una volta che si è capito che la soluzione non sarebbe stata imminente.

Su quel tratto della strada provinciale 1, che comprende il grande rondò con al centro la casa, è infatti presente un vincolo che impedisce la demolizione della struttura.

Esiste infatti una legge regionale che disciplina il passaggio di competenze tra Regione ed Enti locali. «Quando la provincia, nel 2011, presentò il progetto per la realizzazione della rotonda di “Brabau” - ricorda l'assessore provinciale ai lavori pubblici, Gianni Pia – firmò un accordo con l'assessorato regionale dell'Urbanistica ed ottenne la disponibilità del bene. Le norme hanno però condizionato l’esecuzione del progetto che prevedeva la demolizione del manufatto».

L'edificio ha oltre 50 anni ed è quindi vincolato dalla Soprintendenza, mentre al momento del trasferimento di proprietà del bene la Provincia si era impegnata, come previsto dalla legge, a mantenere per cinque anni, la destinazione pubblica del bene. Il vincolo regionale scadrà quindi solo nel 2016 e sino ad allora la rotonda di “Brabau” rimarrà così come è.

Per molti automobilisti, ma anche per le forze dell'ordine, quella rotonda non avrebbe tutti i requisiti di sicurezza proprio per la presenza dell'abitazione che limita in ogni caso la visibilità agli automobilisti in transito. Un problema già sollevato in passato in occasioni di altri incidenti, seppure non tragici come quello avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, nel quale hanno perso la vita Salvatore Lilliu e Jennifer Jomaria Emma Cabriolu. Spesso è stata data una parte di colpa alla scarsa visibilità della rotonda e ad una insufficiente segnaletica. Accuse contestate e respinte per l'ennesima volta dall'assessore provinciale: «Non possiamo certo illuminare tutte le rotonde della provincia – ha osservato Gianni Pia – ma quella di Brabau ha una segnaletica decisamente regolare che rispetta le norme del codice della strada. È chiaro che disponendo delle risorse avremo la possibilità di aumentarne la sicurezza, proprio come è stato fatto per l'altra rotonda che precede l'omonimo ponte di Brabau. Come ho già anticipato su quella rotonda c'è un vincolo e per i prossimi due anni dovremo rispettarlo».

Al di la di quelle regole è chiaro che i lacciuoli della burocrazia regionale rappresentano dei seri ostacoli. Il problema strutturale dunque rimane, anche se all’origine del tragico incidente dell’altra notte rimane pur sempre l’alta velocità raggiunta dall’auto che è letteralmente decollata sul terrapieno.

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