La Nuova Sardegna

Oristano

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Tasse, l’opposizione contrattacca

«Accantonamenti utilizzati per far fronte a spese giudiziarie»

19 settembre 2014
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LACONI. Il pagamento delle 12 rate di imposte tra Imu, Tasi e Tari, mette in difficoltà i contribuenti e ancora una volta divide i gruppi di maggioranza e opposizione.

Il confronto tra le parti avviene attraverso due documenti pubblici. Giorni addietro, sull'argomento “tasse” il gruppo di maggioranza ha posto in evidenza il difficile compito dei Comuni, ormai relegati al ruolo di “esattori dello Stato”.

Nel documento i consiglieri di “Laconi che Cambia” attaccano le minoranze che sostengono il governo e «in modo furbesco cercano di scaricare le responsabilità sulle maggioranze prendendo le distanze dai loro rappresentanti romani».

Rispondono i consiglieri del gruppo di minoranza “Democratici Laconesi”, rimarcando la responsabilità dell'amministrazione sulle scelte fatte e, in merito alla Tasi, precisano: «La maggioranza sostiene che da anni la Regione non finanzia più questo tipo di interventi, affermazione inesatta perché da anni - spiegano i consiglieri - la Regione, per far fronte anche a queste esigenze, eroga il fondo unico regionale. La scelta del sindaco e della Giunta è stata quella di accantonare una parte consistente di queste risorse nell' avanzo di amministrazione, ossia risorse non spese per offrire servizi ai cittadini, la cui destinazione in questi ultimi anni ha avuto un solo obiettivo: sanare le pendenze giudiziarie del Comune».

«Se tutte le somme destinate a sanare le pendenze giudiziarie fossero invece rimaste nelle casse del Comune quanti anni di Tasi si sarebbero potuti pagare?» concludono i Democratici Laconesi, che rimarcano come oggi «l'Imu pagata a Laconi resta interamente nella disponibilità dell'amministrazione». (Iv.Ful.)

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