San Vero Milis, in aula la finta avvocatessa
SAN VERO MILIS. Si apre il processo e subito c’è il primo importante atto. Il giudice monocratico Riccardo Ariu ha ammesso la costituzione di parte civile dell’Ordine provinciale forense. Gli...
SAN VERO MILIS. Si apre il processo e subito c’è il primo importante atto. Il giudice monocratico Riccardo Ariu ha ammesso la costituzione di parte civile dell’Ordine provinciale forense. Gli avvocati, insomma, chiedono i danni a chi avvocato non era, ma avrebbe abusivamente esercitato la professione. È la piemontese Carla Chiaberti che proprio a San Vero avrebbe ricevuto clienti, mostrato atti e parlato dei processi e delle cause che però in tribunale non arrivavano mai perché lei non poteva presentarsi come avvocato di fronte a un giudice.
Ad essere truffati, così almeno sostiene l’accusa rappresentata dal pubblico ministero Daniela Caddeo, sarebbero alcuni clienti ignari che hanno a loro volta deciso di costituirsi parte civile. Quattro sono assistiti dall’avvocato Rossella Oppo, due dall’avvocato Anna Maria Busia. Accanto ai vecchi clienti dell’avvocatessa che non poteva esercitare c’è però l’Ordine provinciale forense rappresentato dalla sua presidentessa Donatella Pau. L’Ordine ha scelto di partecipare per tutelare la propria immagine, ma su questo aspetto l’avvocato Paolo Firinu, che assiste Carla Chiaberti, ha sollevato un’eccezione respinta dal giudice. Ritiene che non ci siano stati atti che abbiano danneggiato i colleghi. (e.c.)