La Nuova Sardegna

Oristano

La sfida di Martani: «Il mio Pd sarà unito»

La sfida di Martani: «Il mio Pd sarà unito»

Il consigliere comunale del capoluogo candidato alla segreteria provinciale dei Democratici

17 settembre 2014
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ORISTANO. La sfida si scalda. Alessio Mandis, primo candidato alla segreteria del Pd, aveva dichiarato di voler «ribaltare la scatola». Ieri mattina, l’altro contendente Roberto Martani ha risposto dicendo di voler «togliere il coperchio dalla scatola per far venire alla luce tutte le anime che ci sono dentro». Quella scatola è il Pd, coi suoi 828 tesserati della provincia che dai prossimi giorni saranno chiamati a nominare i 150 componenti che formeranno l’assemblea da cui poi scaturirà il nome del segretario provinciale chiamato a prendere il posto di Gianni Sanna.

Il sindaco di Gonnostramatza aveva già svelato i suoi piani qualche giorno fa, ieri è stata la volta di Roberto Martani, consigliere comunale del capoluogo e avvocato. «Sono il candidato unitario» è stata la definizione che più ha usato nell’illustrare il suo programma, dopo aver sciolto il dubbio sulla sua candidatura. Il tour tra i circoli e gli amministratori locali si è quindi concluso con la presentazione formale della candidatura e un’idea nella mente: «In questi anni abbiamo perso tesserati e in più della metà dei comuni dell’Oristanese non ci sono i circoli. È una tendenza che va invertita».

La ricetta sul come riuscirci è quanto mai semplice: «Il coinvolgimento degli iscritti dev’essere costante, l’attività dei circoli dev’essere aiutata per trovare nuovi tesserati e questo si fa con la formazione politica e col superamento delle correnti e delle fazioni. Mi pare che il mio avversario risponda a una ben precisa fazione del partito che si riconosce nella segreteria uscente, io al contrario sono il candidato unitario». L’idea di segreteria è quella di un organismo «non apicale, ma che collabora con i circoli per stabilire la linea politica». A tal proposito, la congiuntura politica favorevole al Pd, che si ritrova al governo dell’Italia, della Regione e del Comune capoluogo è un vantaggio da sfruttare.

Su questo discorso se ne inserisce un secondo, legato ancora alla disputa sulla segreteria provinciale. La posizione di Alessio Mandis viene definita come Civatiana, quindi minoritaria, «ma non voglio dividere il partito in renziani e civatiani, voglio essere solo il candidato del Pd oristanese». Qualche attrito con la segreteria ancora in carica per poco però lo si nota. Sui social network, il segretario uscente Gianni Sanna ha chiaramente manifestato il proprio gradimento per Alessio Mandis e questo non è stato del tutto gradito. «Il segretario avrebbe dovuto astenersi dall’esprimere opinioni – afferma Roberto Martani –, doveva preparare al meglio la competizione senza indicare preferenze rimanendo al di sopra delle parti. Sicuramente è stato un fatto che mi ha danneggiato, perché io non posso contare sull’appoggio della struttura del partito».

Enrico Carta

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