La Nuova Sardegna

Oristano

la polemica

Scoppia la lite tra due società per il campo di atletica

Scoppia la lite tra due società per il campo di atletica

ORISTANO. L’unica cosa certa è che una serranda, ieri, è stata alzata. Dopo due anni. È quella della stanza da utilizzare come segreteria e ricovero per le attrezzature adiacente alla pista di...

16 settembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. L’unica cosa certa è che una serranda, ieri, è stata alzata. Dopo due anni. È quella della stanza da utilizzare come segreteria e ricovero per le attrezzature adiacente alla pista di atletica, contesa tra la società di gestione del campo comunale Sinis Nurra, l’Atletica Oristano del presidente Saverio Bisogni, e la società Dinamica Sardegna, un team di privati che ha avuto dal Comune il permesso di utilizzare quella struttura nel quartiere Sacro Cuore già nel 2012.

Gli allievi della Dinamica si allenano in pista, possono utilizzare gli spogliatoi (con docce sono fuori uso). Ma non possono tenere sotto chiave attrezzature e documenti in una stanza. «Una porta aperta senza la dovuta comunicazione, e senza la consegna delle chiavi, non è una messa a disposizione di quegli spazi» attacca Mauro Gabbrielli, che insieme a Roberto Sassu ha fondato l’associazione sportiva Dinamica Sardegna. L’accordo con il Comune risale all’ottobre del 2012, «e la Dinamica pagò regolarmente fino alla fine di quell'anno la quota di 100 euro mensili pattuita con l’allora assessore, Peppino Marras. Ma non ottenne mai le chiavi della stanza — aggiunge Mauro Gabbrielli —. Da qui la non regolarità dei pagamenti, pur di ottenere udienza dal Comune per risolvere la questione. E nonostante l’ultima richiesta scritta effettuata da Peppino Marras sia data 27 gennaio 2014, non abbiamo mai ricevuto una risposta in merito. Ci è arrivata però una nota, dove l’Atletica Oristano ci ha intimato il pagamento di quanto dovuto, tra l’altro con una cifra aumentata rispetto a quella pattuita con il Comune. Ma noi non risulta che il contratto di gestione lo permetta».

Ora i conti sono saldati, dopo la richiesta da parte della dirigente del settore datata 11 settembre e che ha imposto agli uni di regolarizzare e all’Atletica di consegnare le chiavi. Si difende, tuttavia, Saverio Bisogni: «Se la Dinamica non aveva ottemperato ad alcune pratiche, è evidente come non fosse possibile accontentarli — chiarisce il presidente —. Una volta che si rispettano le poche regole di buon senso che si devono applicare per andare d’accordo, non ci sono problemi. Noi però siamo per le soluzioni giuste, non per quelle che accontentano una sola parte».

La situazione, per ora, resta invariata. «Non vogliamo essere trattati da privilegiati ma dignitosamente e in maniera paritaria agli altri — chiude Mauro Gabbrielli —. C’è un atteggiamento da padroni che non lascia spazio, invece, a tutte le società che qui vorrebbero lavorare. Come la mancanza di un regolamento chiaro e consultabile, uguale per tutti, che la società di gestione non ha mai esposto».

Caterina Cossu

In Primo Piano
I soccorsi

Olbia, si schianta con il suv contro tre auto parcheggiate

Le nostre iniziative