La Nuova Sardegna

Oristano

Cinque milioni in meno dallo Stato al Comune

L’amministrazione locale è la più colpita in Sardegna dai tagli ai trasferimenti L’assessore Uda: «In media la riduzione è stata del 46% contro il nostro 59%»

16 settembre 2014
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ORISTANO. Quasi cinque milioni in meno dallo Stato al Comune di Oristano: sono pesantissimi i tagli ai trasferimenti di risorse dgli enti locali. E in Sardegna è proprio il Comune di Oristano a subire la decurtazione più pesante. Lo certifica un'indagine condotta dal Centro Studi Sintesi, pubblicata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, che, in vista delle nuove decisioni del Governo sulla spending review, ha tracciato la mappa dei tagli operati dallo Stato in 101 capoluoghi di provincia italiani.

Oristano, che nella classifica è al 12esimo posto assoluto su 101 città, dal 2010 ha subito tagli pari al 59 per cento, per un totale di 4,6 milioni di euro. In questa graduatoria Oristano è anche la prima tra le città sarde, Sassari è 22esima (55 per cento di tagli), Cagliari 32esima (53) e Nuoro 65esima (45) ed è seconda tra le città del centro-sud dopo Lecce (60 per cento).

La città che ha subito più tagli è Lodi che con le ultime quattro manovre finanziarie ha dovuto rinunciare al 72 per cento delle risorse trasferite dallo Stato.

«Oristano risulta particolarmente penalizzata - dice l’assessore al Bilancio, Giuseppina Uda –. La misura di questa penalizzazione è evidente se si rapporta la media dei tagli operati sui capoluoghi e quelli che hanno colpito la nostra città. In media la riduzione è stata del 46% contro il nostro 59, in termini assoluti ogni capoluogo ha ricevuto 3 milioni di euro in meno, mentre per Oristano il taglio è stato di 4 milioni 600 mila euro».

«Dal 2010 – spiega una nota del Comune – il Governo è intervenuto a più riprese, riducendo progressivamente la quantità di risorse destinate ai comuni italiani stabilendo, di volta in volta, criteri differenti contenuti in vari provvedimenti legislativi tra i quali il Decreto Salva Italia del 2011, la spending review del 2012, la Legge di stabilità del 2013 e il Decreto Bonus 80 euro del 2014: dalla proporzione dei trasferimenti, alla distribuzione territoriale del gettito Imu e alla proporzione dei consumi intermedi, della disponibilità di auto blu e delle consulenze».

«Lo studio pubblicato dal Sole 24 Ore conferma in maniera chiara quanto stiamo dicendo da un paio di anni - aggiunge l'assessore Uda -. La riduzione dei trasferimenti, che sta colpendo l'intero sistema delle autonomie locali, per assicurare i servizi essenziali obbliga i comuni a recuperare nuove risorse attraverso i tributi locali. Mi piace osservare che se da un lato Oristano è uno dei Comuni più colpiti dai tagli, è anche uno dei Comuni capoluogo di provincia con la tassazione locale più contenuta».

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