La Nuova Sardegna

Oristano

Marceddì discute del valore dell’ambiente

Marceddì discute del valore dell’ambiente

Terralba, domani assemblea con la popolazione per parlare del Sito di interesse comunitario

15 settembre 2014
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TERRALBA. Una ricetta per riavvicinare il più possibile Marceddì e le nostre zone umide al loro stato originario. È questa l’importante scommessa a cui si stanno dedicando gli esperti del gruppo di lavoro che ha predisposto il piano di gestione del Sic di Corru S’Ittiri.

Il Sito d’interesse comunitario, che comprende anche gli stagni di Pauli Pirastu, Marceddì, San Giovanni e Santa Maria, è infatti inserito nella Rete ecologica regionale, un sistema di siti di alto valore ambientale, e ora si vuole far conoscere alla cittadinanza che strumenti di gestione e valorizzazione sono stati scelti.

Si terrà infatti domani alle ore 19, nel teatro comunale, un’assemblea pubblica per illustrare ai cittadini il progetto di gestione e tutela del sito d’interesse comunitario dello stagno di Corru S’ittiri, in cui sono i coinvolti i comuni di Arborea, Guspini e Arbus e di cui Terralba è comune capofila.

La Regione ha infatti stanziato dei fondi per interventi di valorizzazione di questo importante sito naturalistico. L’incontro, a cui parteciperanno rappresentanti di tutti e quattro i Comuni coinvolti, servirà a far conoscere ai cittadini le risorse ambientali del territorio in questione, gli interventi previsti dal progetto e anche a raccogliere i contributi dei cittadini che potranno avanzare le proprie proposte in merito alla valorizzazione e alla gestione di questa risorsa naturale importante per tutta la comunità.

È da diversi anni che è iniziato questo iter di valorizzazione del sito, e piano piano ci si avvicina sempre più alla sua completa realizzazione: «È un momento importante a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare – commenta il vicesindaco Stefano Siddi –. Tutti devono essere a conoscenza di quest’opportunità e anche esprimere i propri consigli e suggerimenti, in modo che sia un percorso conosciuto e condiviso da tutti».

I Siti di interesse comunitario sono zone di protezione scelte lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori. Tutti i progetti edili che interessano tali zone sono soggetti a Valutazione di incidenza ambientale.

All’incontro oltre che gli amministratori locali dei diversi paesi saranno presenti anche i tecnici dello studio che sta lavorando al piano di gestione, che potranno rispondere alle domande e raccogliere suggerimenti da parte della cittadinanza.

Cristina Diana

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