La Nuova Sardegna

Oristano

L’esercito dei nuovi poveri è destinato a crescere

di Michela Cuccu
L’esercito dei nuovi poveri è destinato a crescere

I sindacati: il 30 novembre scadranno le proroghe sugli ammortizzatori sociali Accuse pesanti alla classe dirigente e in particolare ai consiglieri regionali

13 settembre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. «Sarà un autunno freddissimo». Non è una previsione meteorologica che del resto, non sorprenderebbe più di tanto, dati i mutamenti climatici di questi anni. L’affermazione arriva invece da due sindacaliste, Roberta Manca e Federica Tilocca, segretarie generali di Cgil e Cisl. E proprio perché pronunciate da due numeri uno del sindacato, usando ancora i termini della climatologia, sono parole capaci da raggelare gli animi.

Parole che sono la lettura senza ipocrisie di una crisi che in questo territorio non ha fatto sconti per nessuno, dove la percentuale di disoccupazione sfiora ormai il 20 per cento, con il picco più grave, pari a quasi il 50 per cento, per donne e giovani. Insomma, se fino a qualche anno fa i sindacati parlavano di “Autunno caldo”, adesso la terminologia del “sindacalese”, almeno in questo territorio, è evidentemente mutata. Difficile dare torto ai due segretari, soprattutto quando argomentano il loro giudizio su un quadro sociale dalle prospettive quantomeno incerte. Anzi, all’orizzonte ci sono scadenze da far tremare le vene ai polsi.

«Il 30 novembre scadranno tutte le proroghe sugli ammortizzatori sociali. Se nel frattempo la Regione non troverà alternative e rimedi, una enorme schiera di lavoratori garantiti dagli ammortizzatori sociali non avrà più nulla». La denuncia è di Federica Tilocca, numero uno della Cisl oristanese che spiega: «Attenzione: qui ci sono persone giunte ormai alla settima proroga di cassa integrazione, oppure alla scadenza dei limiti della mobilità in deroga. Se nel frattempo la politica non farà nulla, queste persone saranno ridotte alla miseria completa. Non avranno nessun tipo di sussidio. E quel che è grave è che questa situazione non nasce oggi: era ampiamente prevista all’atto dell’entrata in vigore della riforma Fornero».

La classe politica sembra assente. Su questo argomento è Roberta Manca, segretario generale della Cgil, a formulare l’atto d’accusa più pesante. Dice: «Pensate al tavolo di confronto che si è tenuto in questi mesi con la riapertura della “Vertenza Oristano”. Sono state fatte riunioni, incontri, redatti documenti. Destinati a rimanere parole al vento. Questo grazie al disimpegno dei politici locali». Il segretario della Cgil non spara nel mucchio, anzi, indica persino i responsabili: «I consiglieri regionali eletti nel territorio, che, di volta in volta hanno abbandonato il tavolo di confronto. Assentandosi dalle riunioni e senza preoccuparsi minimamente di inviare una giustificazione, benchè regolarmente convocati».

Insomma, una situazione a dir poco critica. «In realtà siamo alle prese con una classe dirigente dalle idee confuse – sostiene Federica Tilocca –: malgrado sia evidente che servano interventi urgenti per impedire il tracollo finale, si va avanti a slogan e promesse. E solo quelle». E intanto cresce a dismisura la povertà. Dice ancora Tilocca: «La misura della crisi di proporzioni mai conosciute è nei dati della Caritas, che per far fronte alle richieste è stata costretta a ridurre la quantità di aiuti alle singole persone. Insomma, i loro magazzini sono sempre più vuoti, mentre la fila dei bisognosi aumenta a dismisura. Per dare qualcosa a tutti, i volontari, vi assicuro, i volontari fanno sforzi da gigante». Dunque, accanto ad una economia che non riesce a risalire la china c’è un sistema welfare ormai evidemente non adeguato alla situazione di emergenza.

I sindacati si preparano dunque ad affrontare mesi davvero difficili. «Sarà l’anno forse più duro della crisi», prevedono Manca e Tilocca. «Ormai l’unica forma di avvio al lavoro è il precariato e tanto, troppo lavoro nero – denuncia Roberta Manca –. Anni di totale mancanza di una politica capace di dare risposte hanno ridotto la nostra economia a livelli di assoluta inconsistenza. Oggi le uniche opportunità, non solo per chi cerca un primo impiego, ma anche per persone che hanno maturato anni di professionalità sono i voucher. Ma nessuno si illuda che batteranno la crisi».

In Primo Piano

Calcio Serie A

Cagliari avanti 2-0 contro la Juventus alla fine del primo tempo

Le nostre iniziative