La Nuova Sardegna

CABRAS. Come un gol in zona Cesarini. A mettere a segno il punto più importante nella storia recente dell’Atletico Cabras è stato il gruppo dirigenziale della società giallonera che, dopo l’abbandono del presidente, è riuscito a riorganizzarsi a tempo di record. L’iscrizione al campionato di Prima categoria non dovrebbe più essere a rischio e i “fenicotteri” del Sinis potranno continuare la preparazione senza ulteriori patemi d’animo. Il futuro dell’Atletico sembra già scritto ma ancora non è stato ufficializzato perchè mancano le firme dei diretti interessati. Poco più che una formalità ma il nuovo presidente giallonero non ha nessuna intenzione di sbilanciarsi: «Non posso dire nulla perché per adesso abbiamo raggiunto solo accordi verbali, ne riparleremo dopo che sarà stato messo tutto nero su bianco», ha chiosato Alessandro Meli, presidente in pectore del nuovo corso targato Atletico Cabras. Tra le indiscrezioni che sono filtrate dalle riunioni volute dai dirigenti c’è anche il nome del nuovo “mister” lagunare. La panchina toccherà a Matteo Musu. L’esperto difensore giallonero, però, dovrebbe guidare la squadra dal campo indossando le vesti dell’allenatore-giocatore. Anche la rosa che ha iniziato la preparazione dovrebbe rimanere pressoché invariata. Dunque, la paura di un abbandono in corso d’opera sembra sempre più lontana. Il settore giovanile della squadra lagunare continuerà a lavorare e a fregiarsi della collaborazione con il Chievo Verona. Dunque, Cabras manterrà la Prima categoria. Un piccolo successo dopo le voci che avevano preoccupato gli sportivi lagunari. A riassestare il morale dei calciofili lagunari ci sono anche le notizie che arrivano dal prato erboso del comunale di via Tharros, ormai quasi pronto a riaprire i cancelli. L’impianto potrebbe essere agibile per la settimana compresa tra il 28 ottobre e il 5 novembre. In realtà, l’esordio del manto erboso lagunare è stato programmato in concomitanza con la prima uscita casalinga della San Marco, prevista per il 28 settembre.

Claudio Zoccheddu