La Nuova Sardegna

Oristano

LA FESTA

Davanti al Rimedio tra devozione, arrosti e immaginette

Davanti al Rimedio tra devozione, arrosti e immaginette

ORISTANO. Devozione popolare, richieste di una grazia, celebrazioni eucaristiche, susseguitesi al ritmo di una ogni ora per tutta la giornata di lunedì, hanno portato alla basilica di Nostra Signora...

10 settembre 2014
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ORISTANO. Devozione popolare, richieste di una grazia, celebrazioni eucaristiche, susseguitesi al ritmo di una ogni ora per tutta la giornata di lunedì, hanno portato alla basilica di Nostra Signora del Rimedio migliaia di persone. La celebrazione in onore della nascita della madre di Cristo, giunta al 62esimo anniversario dalla sua incoronazione, anche quest’anno ha rinsaldato il legame, fortissimo, che la unisce al popolo dei credenti.

Giunti fin qui per portare ai suoi piedi suppliche e speranze. Ma non c’è solo la fede a ruotare intorno a una delle feste religiose più sentite dalla cristianità (la chiesa ortodossa nella sua liturgia considera la natività di Maria una delle 12 feste maggiori). Il piazzale antistante la basilica era pieno di bancarelle che vendevano di tutto già da domenica, e i prezzi, secondo molti, non erano certo da realizzo.

Davanti agli ingressi della chiesa si vendevano candele, il cui costo variava in considerazione della grandezza, immagini della Madonna, quadri raffiguranti il Cristo, rosari e souvenir raffiguranti la basilica e molti altri oggetti religiosi.

Tra i tanti che acquistavano c’è stato anche chi, uditi i prezzi, si è lasciato sfuggire un caustico: «Sembra di essere più in un mercato che davanti a una chiesa. Solo che qui i mercanti non li scaccia nessuno».

Altri, commentavano che in tempi di crisi come questi tutto è lecito quando si tratta di realizzare un piccolo guadagno, anche lo sfruttamento della devozione popolare. In fin dei conti si tratta di merce e poco importa se a vendere immagini di Cristo, della Madonna o rosari, siano senegalesi, pakistani, indiani o cinesi.

Nel piazzale il fumo degli arrosti si diffondeva nell’aria insieme ai canti mariani e alle parole della liturgia. E allora, dopo aver ascoltato la messa e acceso una candela per accompagnare la richiesta di una grazia, tutti alle bancarelle per acquistare i pesci o la carne arrosto da consumare rigorosamente in uno degli stazzi allestiti nel piazzale.

I costi: tre muggini di piccola taglia 10 euro, quelli medi da a 3 a 5 euro l’uno; uno spiedo composto da 5 anguille, 20 euro; seppie e oratine da porzione 5 euro l’una; maialetto 25 euro al chilo; verdura da 1,5 a 2 euro al chilo; frutta: uva, pesche, pere da 3,5 a 4 euro al chilo.

Alla fine, tra l’uso dei tavoli negli stazzi, bevande, acquisto del pesce o della carne, pane e verdura, il costo, a persona, superava abbondantemente i 35 euro. Ma in fin dei conti cosa 35 euro sono rispetto alla speranza di ottenere una grazia dalla Madonna?

Piero Marongiu

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