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Atletico Cabras in crisi, il campionato è a rischio

di Claudio Zoccheddu
Atletico Cabras in crisi, il campionato è a rischio

CABRAS. La laguna potrebbe perdere i suoi fenicotteri. I pennuti dalle piume rosa, però, non c’entrano. I fenicotteri che voleranno via dalle sponde dello stagno sono quelli ricamati sullo stemma di...

10 settembre 2014
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CABRAS. La laguna potrebbe perdere i suoi fenicotteri. I pennuti dalle piume rosa, però, non c’entrano. I fenicotteri che voleranno via dalle sponde dello stagno sono quelli ricamati sullo stemma di una delle squadre di calcio. Dopo sette anni di attività, infatti, l’Atletico Cabras potrebbe decidere di gettare la spugna. Il futuro della compagine giallonera è a forte rischio e l’idea di ritirare la squadra dal campionato di Prima Categoria è molto più che una semplice ipotesi.

La notizia è stata diffusa dal presidente, Stefano Meli, prima dell’allenamento in programma lunedì sera. Poche e commosse parole che sembrerebbero non ammettere repliche: «Ragazzi, in queste condizioni non possiamo più andare avanti. Sono costretto a farmi da parte», ha comunicato Stefano Meli alla squadra. Nonostante le difficoltà, infatti, nessuno avrebbe mai immaginato un epilogo di questo tipo. Sino a poco tempo fa, l’Atletico Cabras mirava al salto di categoria e alla possibilità di disputare addirittura il campionato di Promozione tra le mura amiche del campo comunale di via Tharros. Un’impresa che nella storia del calcio cabrarese era riuscita alle sole San Marco e all’Ariete Solanas tanti anni fa e che era anche un sogno nel piccolo cassetto in cui gli sportivi lagunari custodiscono le ambizioni da tifoso.

Ieri mattina la notizia è rimbalzata tra le vie della cittadina lagunare, tanto che il presidente ha rotto gli indugi pubblicamente. «Il settore giovanile è fuori da questo discorso e continuerà la sua attività senza alcun problema. Lunedì iniziano le iscrizioni – ha confermato ieri Stefano Meli –. Per quanto riguarda la prima squadra, invece, sono stato costretto a fare un passo indietro». I problemi sono quelli paventati da tempo. «Si tratta delle gestione di costi che non sono più sostenibili», prosegue il presidente. Una situazione in cui ha pesato come un macigno il mancato utilizzo del campo di via Tharros che ha costretto l’Atletico a giocare tutta la stagione scorsa negli impianti di Sa Rodia. Questo ha comportato spese che si sono accumulate alle quote per l’iscrizione e a quelle per la gestione della squadra che hanno spinto Stefano Meli a ritirare la sua disponibilità.

Nonostante tutto, c’è ancora qualche carta da giocare. «Alcuni dirigenti vorrebbero far andare avanti la squadra anche senza di me. Ci incontreremo durante la settimana per valutare proposte e idee, poi faremo i conti». La successione di Stefano Meli, però, potrebbe già essere pronta. Il ruolo i presidente potrebbe toccare a Alessandro Meli, uno dei dirigenti storici della pur giovane società lagunare.

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