La Nuova Sardegna

Oristano

bosa

Un fronte unito per superare l’emergenza della rete idrica

di Alessandro Farina

BOSA. Dopo l’ennesima crisi idrica si cerca una soluzione tecnico-politica che possa evitare le continue emergenze che hanno caratterizzato i mesi estivi a Bosa e nelle frazioni marine sulla costa...

03 settembre 2014
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BOSA. Dopo l’ennesima crisi idrica si cerca una soluzione tecnico-politica che possa evitare le continue emergenze che hanno caratterizzato i mesi estivi a Bosa e nelle frazioni marine sulla costa centro occidentale. L’amministrazione Mastino annuncia che per il 22 settembre sarà convocato un incontro interistituzionale con all’ordine del giorno la sostituzione dell’acquedotto Temo ed il relativo cronoprogramma dei lavori.

Dal gruppo di “Per Bosa” arriva invece la richiesta, accolta dal sindaco, di convocazione di un consiglio comunale straordinario e urgente per discutere e trovare soluzioni a breve.

Dopo il tempo dell’emergenza, arriva inesorabilmente quello della ricerca di possibili strade alternative alle situazioni di emergenza idrica, causate dallo stillicidio di falle che si aprono continuamente nella condotta Temo. Già ieri pomeriggio sono state rese note le prime proposte a quello che è ormai un punto ritenuto da molti improcrastinabile nell’agenda delle locali priorità. «In ragione dei gravi disservizi conseguenti alle numerose rotture nelle condotte foranee, l'amministrazione annuncia che per il 22 di settembre sarà convocato un incontro interistituzionale, con all'ordine del giorno i seguenti punti: sostituzione acquedotto Temo - cronoprogramma lavori» dicono da “Bosa Cominciamo il domani”.

In un comunicato del trenta luglio infatti il gestore unico aveva annunciato lo stanziamento di oltre cinque milioni di euro per sostituire gli undici chilometri di tubatura, preannunciando un iter burocratico e tecnico di circa due anni. Tempo che probabilmente l’amministrazione chiederà quantomeno di dimezzare, considerata la situazione. All’incontro sono stati invitati a partecipare Abbanoa, l’Assessorato regionale ai lavori pubblici, quello alla Difesa dell’ambiente, Protezione civile, Soprintendenza, Mibac, Genio civile, Servizio tutela paesaggio ed i Comuni di Suni, Montresta e Tresnuraghes.

Una conferenza dei servizi che riunisce quindi tutti i possibili attori istituzionali che possono dare un fattivo contributo sul fronte soluzioni a breve termine. Dal gruppo di minoranza consiliare di “Per Bosa” arriva intanto la formale richiesta indirizzata a integrare l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale «per discutere sull'argomento crisi idrica».

Il gruppo garantisce la massima collaborazione e si dice pronto a presentare «una immediata soluzione che garantirà una valida alternativa al ripetersi di queste situazioni».

Il capogruppo Pierfranco Casula chiede inoltre che venga chiamato a partecipare anche il consigliere regionale Augusto Cherchi, «per verificare e concordare quali strade intraprendere nei confronti di Regione, Ato e Abbanoa».

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