La Nuova Sardegna

Oristano

Intesa Comune-Demanio sulle aree di Torregrande

Intesa Comune-Demanio sulle aree di Torregrande

Sbloccata una vicenda nata negli anni Sessanta. Allo Stato 140mila euro Ma più sanzioni per il futuro; la proprietà dei terreni passa ai privati

03 settembre 2014
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ORISTANO. Pochi, benedetti e subito. Dopo più di cinquanta anni si chiude la controversia che riguarda le aree demaniali di Torregrande, dove i privati hanno costruito, dopo aver acquistato in buona fede dal Comune ai primi anni Sessanta. Allora il verbale di accordo che trasferiva la proprietà di quelle aree al Comune non venne registrato e così la titolarità di quella fascia di territorio, parallela alla spiaggia, è rimasta di proprietà del Demanio, che dopo quasi cinquantanni, nel 2009, ha pensato bene di svolgere accertamenti e di contestare l’occupazione abusiva di quei terreni, ingiungendo lo sgombero e pretendendo il pagamento di indennizzi. Per gli ultimi sei anni, il Demanio chiedeva al Comune 466mila euro. «Non potevamo accettare un aggravio di questa portata per le nostre casse, tantomeno potevamo – ha detto il sindaco Tendas in una conferenza stampa, con a fianco l’assessore al patrimonio Giuseppina Uda e il deputato Caterina Pes – che si innescassero richieste di risarcimenti danni da parte dei privati nei nostri confronti, con effetti disastrosi per le casse comunali. Meglio pagare qualcosa oggi per evitare danni ulteriori domani». E così il Comune ha deciso di pagare al Demanio 139mila euro per quei terreni, ma avendo in cambio il passaggio di quella fascia dal Demanio alla Regione, e da questa al Comune che poi la “girerà” formalmente ai proprietari (di nome ma non di fatto) di quelle aree. «Questa settimana perfezioneremo in giunta l’intera procedura – ha detto il sindaco – e daremo mandato al segretario comunale di definire l’atto transattivo e di trasmetterlo al Demaio; abbiamo già avuto l’ok del collegio dei revisori dei conti).

Si chiude così una partita nata nel 1960 trascinatasi per anni senza novità e poi esplosa con l’atto accertativo del Demaio che chiedeva conto di quelle aree proprie (visto che il verbale allora non venne registrato e quindi non è ritenuto valido) sulle quali privati avevano nel tempo costruito.

Un pasticcio, legato a procedure amministrative lontane nel tempo, che se fosse stato dilazionato con il naturale susseguirsi di ricorsi e controricorsi alla giustizia amministrativa avrebbe comunque visto il Comune cedere e il Demanio vincere. La strada scelta dall’amministrazione, pagare subito in una sola rata, va proprio nella direzione opposta, dando certezza ai trenta proprietari sia singoli che società, che non erano nelle condizioni, se avessero voluto, di alienare quei beni. Adesso il pasticcio dei terreni demaniali di Torregrande si chiude. A prezzi anche contenuti.

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