S. Lussurgiu, A libro aperto è un successo
SANTU LUSSURGIU. La settima edizione del Festival “A libro aperto”, si è conclusa domenica con un ottimo successo di pubblico e con l’auspicio che l’evento, considerate le ristrettezze economiche...
SANTU LUSSURGIU. La settima edizione del Festival “A libro aperto”, si è conclusa domenica con un ottimo successo di pubblico e con l’auspicio che l’evento, considerate le ristrettezze economiche disponibili per la cultura, possa continuare ad esistere anche in futuro. A chiudere il sipario sulla manifestazione sono stati tre scrittori di rilevanza nazionale: Francesco Abate e Michela Murgia, che hanno dialogato con lo scrittore lussurgese Nicolò Migheli e due bravissimi “cantadores”: Daniele Giallara e Francesco Fais, accompagnati alla chitarra da Tore Carboni, che hanno proposto alcuni canti della tradizione sarda. La discussione, partendo dagli ultimi lavori della Murgia (L’incontro) e di Abate (Un posto anche per me), si è subito incanalata su un binario che ha toccato temi come la povertà, lo spopolamento che comincia a interessare anche le città esattamente come i piccoli centri, l’accettazione dell’altro e il concetto di confine inteso come punto di vista posizionale dell’individuo. Una discussione fluida, a tratti emozionate e commovente, che ha chiamato in causa dinamiche sociali e antropologiche che riguardano molto da vicino le realtà della nostra isola. La chiusura del Festival è stata affidata alla poesia di Sergio Zuccaro che ha fatto due “omaggi letterari” al caciocavallo lussurgese, e a Michele Arcangelo Firinu ed Egi Volterrani, che hanno letto alcune poesie dedicate ai muratori che hanno edificato lo splendido borgo montiferrino.
Piero Marongiu