La Nuova Sardegna

ORISTANO. Un rimborso di 6 euro per le spese di trasferta dalla sua abitazione di Santa Giusta ad Arborea e Marrubiu in qualità di componente della Commissione attività produttive.

Non ci vuole molto a dedurre che all'Amministrazione provinciale è costata più l'istruzione della delibera e il mandato di pagamento che il rimborso pagato al consigliere provinciale Andrea Casu.

I dettagli della liquidazione sono visibili nell'albo pretorio della provincia.

Quei sei euro sono la somma di due distinte trasferte effettuate dal Consigliere provinciale nel mese di dicembre dello scorso anno.

Il regolamento del Consiglio lo prevede, non solo in caso di missione come in questo caso, ma anche quando viene convocato il Consiglio provinciale.

Per quelle due missioni la Provincia ha così liquidato un rimborso di 3,50 euro, per la trasferta da Santa Giusta a Marrubiu, e di 2.50 euro sempre dalla sua abitazione ad Arborea.

E' stato legittimo certamente reclamare quel rimborso, che costa quanto una colazione al bar, ma qualche volta occorre forse saper anche rinunciare per evitare di finire in polemiche soprattutto quando la vicenda finisce nei social network, come in questo caso.

I rimborsi ai Consiglieri provinciali, ma per importi non di questa entità, era finiti anche in una inchiesta della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale, su disposizione della procura della Repubblica di Oristano, avevano indagato Mario Olla per aver intascato rimborsi dei quali, sostiene l'accusa, non aveva diritto.

Quella inchiesta non è ancora terminata e secondo alcune voci potrebbe regalarci ulteriori sviluppi.

I finanzieri infatti hanno spulciato praticamente tutti i rimborsi ricevuti dai consiglieri, incrociando diversi dati e verificando la liceità delle somme e l’esatto ammontare delle stesse. In altre amministrazioni proprio i rimborsi chilometrici sono stati al centro di inchieste penali che hanno poi comportato pesanti e negative ricadute sulle amministrazioni coinvolte.