La Nuova Sardegna

Oristano

Caso Gal: i magistrati setacciano i conti

di Elia Sanna
Caso Gal: i magistrati setacciano i conti

Secondo alcune indiscrezioni l’ex presidente Antonello Solinas avrebbe ricevuto un avviso di garanzia

30 agosto 2014
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ORISTANO. Dopo le denunce e gli esposti era quasi un atto dovuto. La procura della Repubblica di Oristano ha aperto un'inchiesta sul Gal “Terre Shardana”. Nel mese di maggio gli uomini della squadra di polizia giudiziaria si sono presentati negli uffici di Losa ed hanno sequestrato una voluminosa documentazione dell'attività amministrativa e contabile relativa agli ultimi anni.

Ci sarebbe anche il primo indagato. L'ex presidente del consiglio di amministrazione, Antonello Solinas, dovrebbe aver ricevuto infatti un avviso di garanzia. Dietro la delicata vicenda ci sarebbero i resoconti di spese non giustificate per oltre 300 mila euro.

A finire sotto la lente della magistratura è stata la gestione del vecchio Cda, nel quale oltre allo stesso Solinas, erano presenti il suo vice Mario Tendas, attuale consigliere regionale del Pd, Serafino Mura, ex dirigente della Cia, Antonio Matzutzi, Alessandra Usai, Pier Paolo Pisu, ex presidente del Consiglio provinciale di Oristano e Maria Giovanna Salaris.

Tutto il Consiglio di amministrazione aveva rassegnato le dimissioni, in tempi diversi, ultimi il presidente e il suo vice. L'indagine disposta dalla Procura di Oristano aveva preso il via dopo le denunce pubbliche fatte da alcuni soci del Gal che avevano contestato delle spese documentate in modo non corretto.

Era stato soprattutto il sindaco di Sedilo, Umberto Cocco, a sollevare, in modo anche molto duro, la questione della gestione del Gal. Cocco aveva denunciato irregolarità e chiesto chiarimenti.

La patata bollente era finita subito dopo nelle mani della Regione. Gli uffici di via Trento avevano richiesto la documentazione delle spese sostenute dal Gal. Il dossier era stato controllato minuziosamente ed erano emerse presunte irregolarità amministrative, come aveva evidenziato un funzionario regionale.

Quest'ultimo aveva contestato delle spese non giustificabili per un importo di circa 350 mila euro, ed aveva sollecitato l'ex presidente a fornire le opportune giustificazioni. In sostanza, il Cda non avrebbe dovuto autorizzare alcune spese, non previste proprio dalle normative regionali. Nella documentazione erano spuntati anche degli assegni in bianco per delle spese che non sarebbero state autorizzate.

L'intera documentazione è all’esame degli inquirenti della procura della Repubblica di Oristano. Tra le carte sequestrate non ci sarebbero solo quelle relative ai 350mila euro, ma anche quelle che riguardano la spesa di altri 500mila euro: in pratica l'attuale buco di bilancio del Gal.

Ieri mattina ad Abbasanta, l'assemblea dei soci, presieduto da Cesello Putzu, dopo aver approvato il Bilancio 2013, ha bocciato la ricapitalizzazione del Gal. Il Cda ha inoltre annunciato le dimissioni. L'assemblea è stata riconvocata per il prossimo 9 settembre, in attesa di trovare una soluzione per salvare il Gal e soprattutto i progetti ed i finanziamenti già attivati.

Se in questi giorni non si troverà una soluzione il Cda formalizzerà le dimissioni e rimarrà in carica sino alla nomina di un liquidatore. Ad aver inciso su questa ipotesi è sicuramente il possibile dissesto finanziario del Gal e, ovviamente,gli ultimi sviluppi culminanti con l'inchiesta disposta dalla magistratura oristanese.

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