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In coda all’ufficio tributi tra proteste e chiarimenti

In coda all’ufficio tributi tra proteste e chiarimenti

ORISTANO. Dopo il rientro dalle ferie molti oristanesi si sono ritrovati nella cassetta delle lettere la tanto attesa cartella della Tari, il tributo locale sui rifiuti che sostituisce la vecchia...

29 agosto 2014
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ORISTANO. Dopo il rientro dalle ferie molti oristanesi si sono ritrovati nella cassetta delle lettere la tanto attesa cartella della Tari, il tributo locale sui rifiuti che sostituisce la vecchia Tarsu. C'è chi pagherà di meno, qualcuno un po’ di più.

Molti utenti ieri mattina hanno affrontato le lunghe file nell'ufficio tributi del Comune, in via Garibaldi. Per molti è stata anche una mattinata persa dopo aver atteso il proprio turno negli sportelli dedicati proprio alle informazioni relative alla Tari.

Non ci sono state le pesanti polemiche come lo scorso anno quando gli oristanesi subirono i pesanti aumenti della Tarsu, ma sono stati richiesti soprattutto chiarimenti sulle cifre da pagare e sui numerosi errori scoperti dopo un controllo sulle cartelle che in questi giorni vengono inviate dall’ufficio Entrate tributarie del Comune.

La maggior parte delle lamentele è legata alla data di arrivo della cartella. La prima rata in scadenza dovrebbe essere pagata entro 20 giorni dall'arrivo, che però porta la data del 18 agosto.

Gli utenti potranno comunque saldare l'importo – come è stato spiegato – non oltre la scadenza della seconda rata. Un doppio salasso quindi che non agevola certamente il povero utente.

Le anomalie più frequenti contestate sono relative alla composizione dei nuclei familiari.

Il calcolo del tributo, infatti, viene fatto in base al numero dei familiari e dei metri quadri dell'appartamento denunciato al momento della dichiarazione. Si è scoperto che in diversi casi era conteggiato anche il parente defunto. Ad altri non ritornavano i conti dei metri quadrati, mentre sono state contestate delle fatture che non avevano tenuto conto delle riduzioni da applicare. In particolare sui redditi, sulle famiglie numerose, sulla presenza di portatori di handicap.

In alcuni casi – come è stato accertato dagli impiegati – gli errori non sono dovuti alla negligenza degli utenti, ma ad errori degli stessi uffici. La maggior parte degli oristanesi, come è stato ricordato dal Comune, dovrebbe pagare più o meno le stesse cifre del 2013. Qualcuno, come un pensionato, ha scoperto solo ieri che nel 2013 aveva pagato aumenti anche del 50 per cento, rispetto al 2012, e che ora si è ritrovato un importo inferiore.

«In caso di dubbi è preferibile presentarsi nei nostri uffici e chiedere il ricalcolo degli importi fatturati – ha spiegato l'assessore ai servizi tecnologici Efisio Sanna –. C'è tutto il tempo per sanare eventuali differenze come è accaduto anche nel passato».

Elia Sanna

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