La Nuova Sardegna

Oristano

Le vittime del fotovoltaico ora hanno una via d’uscita

Accordo di conciliazione tra Adiconsum e Monte dei Paschi sulla Teknosol Vargiu: «Un uomo, oberato dalle rate del finanziamento, era arrivato al suicidio»

28 agosto 2014
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ORISTANO. Un accordo di conciliazione tra Adiconsum e il Monte dei Paschi di Siena permetterà a centinaia di famiglie sarde di chiudere la delicata vicenda degli impianti fotovoltaici realizzati dalla Teknosol. In tutta la Sardegna sono oltre 800 le persone che hanno in essere un contratto con la finanziaria della Consum.it, per una cifra che sfiora i 50 mila euro.

L'Adiconsum ha attivato sino ad oggi 171 procedure di conciliazione mentre il resto degli utenti, messi nei guai dalla Teknosol, hanno ora tempo sino al prossimo 15 settembre per aderire alla conciliazione. Molti di loro si trovano in gravi difficoltà finanziarie per la impossibilità di pagare quelle rate troppo alte in virtù di un programma finanziario sottoscritto tra il 2012 e il 2013 con la relativa realizzazione dell'impianto fotovoltaico.

Pochi mesi fa un uomo di un paesino dell'alto Oristanese si è suicidato perché non era più in grado di pagare quella rata.

I dettagli e le modalità di avvio della conciliazione sono stati illustrati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa da Giorgio Vargiu e Gabriele Sanna, rispettivamente presidente regionale e consulente dell'Adiconsum Sardegna. «

«Grazie ad un accordo da noi sottoscritto con il Monte dei Paschi di Siena, che rinuncerà ad una parte delle proprie competenze – ha spiegato Giorgio Vargiu – gli utenti potranno sanare la loro situazione. I tempi però sono molto limitati perché la data ultima prevista dall'accordo è quella del 15 settembre».

Giorgio Vargiu e Gabriele Sanna hanno ripercorso le tappe della vicenda per la quale è in atto anche una indagine della magistratura.

Il garante della concorrenza aveva anche provveduto a sanzionare la Teknosol con una multa di 100 mila euro per la pubblicità ingannevole con la quale aveva attivato in tutta Italia i contratti di vendita degli impianti fotovoltaici.

«Il garante aveva accertato una pubblicità ingannevole grazie alla strategia di vendita della società che prometteva un impianto a costi zero e senza alcun anticipo – ha ricordato Giorgio Vargiu – e che avrebbe garantito un sostanzioso guadagno con il Ges, il gestore della rete, al 12° anno di esercizio dell'impianto. Così non è stato perché molti si sono trovati a pagare salatissime rate per impianti che spesso non funzionavano. Chi aveva sottoscritto il contratto si era trovato a pagare una finanziaria per un investimento antieconomico che garantiva guadagni solo alla Teknosol. Ora con la procedura di conciliazione, molte famiglie potranno rimodulare il finanziamento, risparmiando anche il 50 per cento - ha concluso Giorgio Vargiu – oppure presentare il ricordo all'associazione di tutela dei consumatori o intentare una causa. Chi volesse avviare la procedura deve presentarsi entro il 15 settembre nei nostri uffici».

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