La Nuova Sardegna

Oristano

Caschi pericolosi nel negozio cinese

di Elia Sanna
Caschi pericolosi nel negozio cinese

Prodotti senza omologazione e con materiali non idonei: saranno distrutti. L’appello: «Chi li ha acquistati se ne disfi»

28 agosto 2014
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ORISTANO. Negli scaffali di un negozio gestito da dei commercianti cinesi si potevano trovare dei caschi da moto, contraffatti e quindi non omologati come prevede la legge. Questi caschi sono stati sequestrati e verranno distrutti nei prossimi giorni.

Sono stati gli agenti della polizia locale a scoprire la vendita di prodotti contraffatti dei prodotti messi in vendita negli scaffali di un negozio del capoluogo. Il blitz è avvenuto ieri mattina, nel corso di appositi controlli voluti dal ministero dell'Interno. Era stata proprio la Prefettura a sollecitare le forze di polizia a vigilare e contrastare la vendita di prodotti illegali nel nostro territorio.

La pattuglia della sezione ambientale del nucleo di polizia giudiziaria ha controllato gli scaffali ed ha scoperto che il commerciante cinese aveva esposto sui banchi una decina di caschi da moto. Agli agenti è bastato un sommario controllo per capire che gli accessori che avevano davanti erano fuori legge.

«Non avevano esposto il marchio della Ce così come il materiale utilizzato nella costruzione non era idoneo per quel genere di prodotto - ha spiegato il dirigente della polizia locale di Oristano, Rinaldo Dettori –. In pratica i caschi non erano stati sottoposti alla dovuta omologazione di legge. Abbiamo provveduto al sequestro di una decina di caschi e nei prossimi giorni questi verranno distrutti come prevedono le normative di legge».

I caschi contraffatti e realizzati illegalmente in Cina, veniva messi in vendita a cifre che andavano dai 14 ai 19 euro. Una cifra ridicola per quel tipo di prodotti, a conferma della loro scarsa qualità. Purtroppo diversi oristanesi hanno acquistato quel casco ed ora corrono anche seri rischi: «Se il motociclista venisse fermato dalle forze dell'ordine con un casco non omologato – ha spiegato Rinaldo Dettori – pagherebbe la sanzione di 76 euro, ma soprattutto andrebbe in contro al sequestro della moto. L'aspetto più importante è che quel casco non è sicuro e in caso di incidente potrebbe causare lesioni al motociclista. Per evitare queste possibili conseguenze – ha spiegato il comandante Dettori – invitiamo gli utenti che hanno acquistato questi prodotti a disfarsene immediatamente ed a mettersi in regola proprio per la loro incolumità».

Al commerciante cinese la polizia locale ha emesso un verbale amministrativo di 898 euro per la commercializzazione di caschi protettivi per motociclisti non omologati. Nei prossimi giorni la polizia locale provvederà a controllare tutti gli altri esercizi commerciali del capoluogo.

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