La Nuova Sardegna

Oristano

Percorsi teatrali, la cultura fa economia

A Santu Lussurgiu bilancio positivo della manifestazione che ha convogliato presenze nel paese

23 agosto 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SANTU LUSSURGIU. La sesta edizione del festival Percorsi teatrali, organizzata dal Teatro del segno con la collaborazione di Comune, Pro loco, Museo della tecnologia contadina, le associazioni Centro di cultura e Elighes uttiosos e della biblioteca comunale, si è conclusa con un bilancio positivo in termini di partecipazione di pubblico e ricaduta economica e di immagine per il paese e il territorio.

Il numero crescente degli spettatori, in particolare dei lussurgesi, testimonia il successo della manifestazione dedicata alle arti sceniche, concentrata quest'anno in undici giornate tra laboratori e stages, pièces teatrali, concerti, letture e Teatro da balcone. Stefano Ledda, attore e regista e direttore artistico del Festival: «Il gradimento e la partecipazione del pubblico, con una media di un centinaio di spettatori a evento, con punte di oltre 200 per gli appuntamenti serali e fino a 160 per le performances di Teatro da balcone, confermano che la decisione di realizzare il festival nonostante i pochi fondi disponibili è stata la scelta giusta».

I numeri sono indicativi di un circuito virtuoso tra economia e cultura: undici giornate di festival hanno significato la presenza in paese, dal 6 al 19 agosto, di uno staff di 14 persone tra artisti e tecnici e soci; 34 tra docenti, attori e musicisti, che si raddoppiano con gli interpreti della rassegna itinerante di Teatro da balcone. Durante lo svolgimento della manifestazione sono andati in scena 10 spettacoli, e 20 pièces di Teatro da balcone.

Una ventina sono stati gli allievi del seminario di recitazione “Training e Script Analysis” tenuto da Michael Margotta che hanno abitato in paese per almeno 7 giorni, a cui si aggiungono una quindicina di giovanissimi allievi dei “Giochi di Carta” di Alessia Marrocu.

«Tutte queste persone – ha aggiunto Ledda – hanno soggiornato a Santu Lussurgiu nei giorni del Festival, alcuni trattenendosi per l'intero periodo, e hanno usufruito di bar e ristoranti e fatto acquisti nei supermarket e nei negozi del paese. Il Festival, inoltre, ha offerto visibilità al territorio anche a livello nazionale attraverso la rete e i social network».

L’auspicio per tutti, organizzatori e artisti, è che, ristrettezze economiche permettendo, il Festival possa continuare a esistere anche in futuro.

Piero Marongiu

In Primo Piano
Tribunale

Operaio morto alla Gesam, colpo di scena in aula a Sassari: il processo si farà

di Luca Fiori
Le nostre iniziative