La Nuova Sardegna

Oristano

santu lussurgiu

Un piano energetico tutto verde

di Piero Marongiu

Varato dal Comune lo strumento per migliorare i consumi

11 agosto 2014
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SANTU LUSSURGIU. Ormai non si può più prescindere dall’attuazione di politiche energetiche sostenibili, che rispettino l’ambiente e che siano ottenute con lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. E questo obbligo non vale solo per i grandi enti o società pubbliche e private ma anche per i piccoli enti locali, che si dovrebbero dotare, il condizionale è d’obbligo, di adeguati piani energetici che valorizzino l’energia alternativa e sostenibile.

L’imperativo imposto dalle normative europee in materia di consumi energetici e di abbattimento degli effetti prodotti dall’immissione di co2 (gas serra) nell’atmosfera, pone un obiettivo, denominato 20-20-20, che deve essere raggiunto entro il 2020 e che, entro quella data, prevede: la riduzione dei gas ad effetto serra del 20 per cento, la riduzione dei consumi energetici del 20 per cento e la produzione del 20 per cento dell’energia necessaria al soddisfacimento del fabbisogno energetico europeo proveniente da fonti energetiche rinnovabili.

Recependo i dettati dell’Unione Europea, lunedì scorso, durante una riunione del consiglio comunale alla quale hanno partecipato anche molti tecnici locali (ingegneri, architetti e geometri) e semplici cittadini, l’amministrazione ha approvato (all’unanimità) il Paes (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), redatto da Francesco Marinelli, ingegnere ed esponente dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, di cui fa parte anche Santu Lussurgiu.

«Lo strumento che abbiamo approvato – ha detto il sindaco Emilio Chessa – consentirà di guardare al futuro del nostro territorio con maggiore serenità e fiducia. Attraverso il Patto dei Sindaci l’Unione Europea dialoga direttamente con le autorità locali, senza intermediazioni. E questo consentirà nel breve termine di accedere, attraverso una buona progettualità, ai finanziamenti disponibili. L’amministrazione ha fatto la sua parte, adesso tocca agli altri soggetti fare la loro per rendere il Piano efficace».

Il riferimento è alla possibilità per aziende e agricoltori di accedere ai finanziamenti europei da impiegare per realizzare impianti che sfruttino le fonti rinnovabili: fotovoltaici non intensivi o pale per il fabbisogno delle aziende agricole. Una necessità più che una opportunità per i tanti piccoli imprenditori che operano nelle campagne.

«Un’altra fonte ecosostenibile è quella che utilizza le bio masse – dice Chessa – perchè le risorse energetiche tradizionali, derivanti dal petrolio, dal carbone e da gas naturale, oltre che essere inquinanti sono destinate a esaurirsi. In quest’ottica l’obiettivo 2020, deve essere tenuto ben presente».

Il Paes, di cui è referente politico l’Assessore Giovanna Pira, attraverso l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, sarà trasmesso alla Commissione Europea per la successiva approvazione. Successivamente potranno essere richiesti i finanziamenti necessari.

Piero Marongiu

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