La Nuova Sardegna

SEDILO. Instaurare un rapporto di fiducia con gli utenti, investendo su un sistema di rilevazione e trasmissione dei dati sui consumi idrici più efficiente e puntuale e lavorare sulle carenze strutturali del sistema idrico integrato partendo dalle emergenze: questi i propositi enunciati da Alessandro Ramazzotti, che ha scelto Sedilo per la prima uscita pubblica nelle vesti di amministratore delegato di Abbanoa.

Lunedì si è tenuto l’incontro fra i vertici della società idrica, una trentina di cittadini e alcuni dei sindaci dei cinque paesi serviti dalla condotta di Bau Pirastu, una delle infrastrutture idrauliche contrassegnate con il codice rosso. Scopo della riunione era presentare l’intervento di riqualificazione dei diciotto chilometri a più elevato rischio di guasti della rete idrica extraurbana che convoglia le acque di Santu Lussurgiu e del Temo ai sistemi di adduzione di Sedilo, Borore, Noragugume, Dualchi e Birori. Tuttavia l’iniziativa ha anche offerto l’ occasione di parlare del nuovo corso avviato da Abbanoa. Questa la cambiale firmata dall’amministratore unico: «Abbanoa dev’essere l’azienda pubblica dei sardi, dei cittadini e dei Comuni – ha detto Alessandro Ramazzotti –. Dobbiamo dimostrare di essere utili e lavorare bene».

C’è l’avallo degli amministratori locali che si sono trovati ad affrontare diverse crisi idriche. Per il sindaco Umberto Cocco e il collega di Borore Tore Ghisu la sinergia che si è creata tra Comuni e Abbanoa è stata proficua. Il direttore generale Sandro Murtas, che ha confermato l’avvio da ottobre delle letture semestrali dei contatori. La responsabile della direzione aziendale, Alessandra Luridiana, ha illustrato il progetto sull’ammodernament dell’impianto di alimentazione di Bau Pirastu. Costo tre milioni e 600mila per sostituire il tratto della condotta. (mac)