La Nuova Sardegna

Oristano

Dopo il lungomare chiuso, borgate marine a secco

di Claudio Zoccheddu
Dopo il lungomare chiuso, borgate marine a secco

Un’estate di passione a San Vero Milis dove ieri è mancata anche l’acqua E per la sorveglianza sul litorale il sindaco ricorrerà alla sorveglianza privata

01 agosto 2014
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SAN VERO MILIS. È un’estate travagliata quella delle borgate marine. Dopo la chiusura del lungomare e della strada sterrata che avrebbe dovuto sostituirlo, anche l’acqua corrente ha smesso di raggiungere le utenze delle borgate marine. Il disservizio, dovuto a una rottura nella condotta principale, è durato per tutta la mattina e fino alla tarda serata di ieri non era stato risolto. A nulla sono servite le lamentale dei cittadini e la richiesta d’informazioni arrivate dalle borgate: «Abbiamo chiamato in Comune ma senza ottenere risposta», ha detto Paolo del circolo ippico San Lorenzo. Stessa sorte per chi ha cercato il contatto diretto con il sindaco, Flavia Adelia Murru, e con i suoi assessori. I telefoni che squillavano a vuoto hanno contribuito ad esasperare gli animi di vive le borgate e di chi le ha scelte per trascorrere le ferie. Rubinetti col contagocce, dunque, e lungomare a singhiozzo. Una ricetta perfetta per perdere la testa. A contribuire a generare incertezza c’è il risultato del vertice convocato dal prefetto, Vincenzo De Vivo, per provare a misurare una situazione che sta diventando insostenibile. Che il lungomare, e lo stradello sterrato, non potessero essere controllati dalla polizia municipale non era certo un mistero. Era stato proprio il sindaco, Flavia Adelia Murru, ad annunciarlo subito dopo la chiusura al traffico: «Non abbiamo la disponibilità del personale che servirebbe per presidiare le strade», aveva detto senza scendere nei dettagli. La polizia municipale, quindi, non ha l’organico per occuparsi della faccenda e la sua opera presto sarà integrata da “personale di vigilanza che sarà dispiegato con il ricorso a convenzioni di natura pubblica e privata». In assenza di dichiarazioni ufficiali, è presumibile ritenere che il Comune di San Vero Milis siA pronto ad attingere alle casse municipali per assicurare alle borgate, e al lungomare, un’adeguata sorvegliava che potrebbe essere garantita dal “prestito oneroso” di vigili urbani da altri comuni o dall’assunzione di personale delle agenzie private che si occupano sorveglianza. Uno scenario che stride con l’immagine delle località di villeggiatura che, anzi, spesso sono scanzonate e rilassate. Tuttavia, il sindaco ha issato da tempo la bandiera del rispetto della legalità e, forte della recente approvazione di un Pul che sancisce la chiusura del lungomare, sventola il vessillo con impeto e convinzione. Una sicurezza che potrebbe essere minata dalla manifestazione che si terrà domenica sera (alle 18) proprio davanti all’imboccatura del lungomare che collega Putzu Idu a Mandriola. Una strada che, già da domenica, potrebbe essere presidiata dalla forze dell’ordine. Che il controllo sia operato da forze di polizia pubblica o privata, poi, è solo un dettaglio di una storia che sta arroventando il promontorio di Capo Mannu.

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